Nella quarta Domenica di Quaresima, la liturgia ci propone il Vangelo in cui i farisei e gli scribi mormorano contro Gesรน perchรฉ accoglie i pubblicani e i peccatori. Il Signore racconta allora la parabola del figlio prodigo che sperpera il patrimonio paterno in modo dissoluto. Il perdono del padre provoca lo sdegno del figlio maggiore. Il padre gli dice:
โFiglio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perchรฉ questo tuo fratello era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovatoโ.
Su questo brano evangelico ascoltiamo una breve riflessione di don Gianvito Sanfilippo, presbitero della diocesi di Roma:
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[ads2]Peccatori e pubblicani sono attratti da Cristo, si avvicinano per ascoltarlo, i farisei e gli scribi invece si scandalizzano e mormorano, come il fratello maggiore della parabola condannano il peccato assieme al peccatore, preferiscono la giustizia piuttosto che aiutare chi รจ caduto. Ma il Padre non la pensa cosรฌ, il suo amore, commuovendosi per la gioia del ritorno del figlio, rivela il volto della Misericordia, vero nome dellโamore divino; per lui il figlio vale piรน di ogni cosa, la sua dignitร ย supera di gran lunga ogni esigenza pur legittima di giustizia, il suo tornare in vita dalla perdizione รจ motivo irrefrenabile di festa e di letizia. Questa รจ la parabola che san Giovanni Paolo II ha scelto nella sua enciclica sulla misericordia su cui Papa Francesco ci invita a meditare in questโanno giubilare. Cristo vuole fare di noi nuove creature, mediante la circoncisione del cuore, ovvero il desiderio di rompere con le opere morte che distruggono la comunione e umiliano lโuomo e ci offre la possibilitร dellโumile confessione, vera fonte di allegria e pace. Entreremo cosรฌ nella terra dove scorre latte e miele, varcando a piedi asciutti il fiume delle passioni, ci nutriremo dei suoi frutti squisiti di unitร e perdono.
Fonte: RADIO VATICANA
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Quarta Domenica del Tempo di Quaresima
- Colore liturgico: rosa
- Gs 5, 9. 10-12; Sal 33; 2 Cor 5, 17-21; Lc 15, 1-3. 11-32
[ads2]Lc 15, 1-3. 11-32
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinavano a Gesรน tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: ยซCostui accoglie i peccatori e mangia con loroยป.
Ed egli disse loro questa parabola: ยซUn uomo aveva due figli. Il piรน giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze. Pochi giorni dopo, il figlio piรน giovane, raccolte tutte le sue cose, partรฌ per un paese lontano e lร sperperรฒ il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto. Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciรฒ a trovarsi nel bisogno. Allora andรฒ a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandรฒ nei suoi campi a pascolare i porci. Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla. Allora ritornรฒ in sรฉ e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”. Si alzรฒ e tornรฒ da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettรฒ al collo e lo baciรฒ. Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono piรน degno di essere chiamato tuo figlio”. Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito piรน bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perchรฉ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udรฌ la musica e le danze; chiamรฒ uno dei servi e gli domandรฒ che cosa fosse tutto questo. Quello gli rispose: “Tuo fratello รจ qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perchรฉ lo ha riavuto sano e salvo”. Egli si indignรฒ, e non voleva entrare. Suo padre allora uscรฌ a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Ma ora che รจ tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”. Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perchรฉ questo tuo fratello era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovato”ยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 06 – 12 Marzo 2016
- Tempo di Quaresima IV, Coloreย rosa
- Lezionario: Ciclo C, Salterio: sett. 4
Fonte: LaSacraBibbia.net
