don Gianvito Sanfilippo commenta il Vangelo del 7 agosto 2016

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Nella 19.ma Domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci proponeย  il Vangelo in cui Gesรน invita i discepoli a tenersi prontiย perchรฉ, nellโ€™ora che non immaginiamo, viene il Figlio dellโ€™uomo:

โ€œNon temere, piccolo gregge, perchรฉ al Padre vostro รจ piaciuto dare a voi il Regno.ย Vendete ciรฒ che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perchรฉ, dovโ€™รจ il vostro tesoro, lร  sarร  anche il vostro cuoreโ€.

Su questo brano evangelico ascoltiamo una breve riflessione di don Gianvito Sanfilippo, presbitero della diocesi di Roma:

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[ads2]Al Padre รจ piaciuto darci in dono il suo regno, regno di pace e gioia, ma รจ necessario,ย  attraversare alcune prove per entrarvi: ingiustizie, derisioni, malattie, precarietร  economiche, fatiche e umiliazioni che accompagnano spesso chi obbedisce a Cristo e non al mondo.ย  Solo la fede ci permette di superarle: la certezza di avere un tesoro nei cieli, del ritorno glorioso di Gesรน e della ricompensa promessa. Perchรฉ il nemico non ci derubi questo tesoro inestimabileย  siamo chiamati a vigilare, nellโ€™attesa, mediante lโ€™obbedienza sobria e orante e la caritร  operosa che attira alla Salvezza ogni uomo.

Ogni cristiano, laico, religioso o presbitero, consapevole della grandezza di questo missione รจ, infatti, posto a servire, con la parola e le opere, coloro che Dio gli affida: familiari, amici, colleghi, parrocchiani, credenti o meno, per dare il cibo della parola e della misericordia al momento opportuno, testimoniando, con la vita, che la morte รจ vinta dal Signore. Chi perde il timor di Dio per lโ€™accidia, perde la vigilanza e lo zelo per la salvezza di ogni persona, ha a noia la missione e diviene facilmente preda di ogni concupiscenza, dando talvolta occasione di pubblico scandalo. Si compie, infatti, la condanna che il testo greco del vangelo odierno esplicita con chiarezza: essere diviso in due, ovvero la condanna allโ€™ipocrisia, alla doppia vita. La celebrazione odierna ci renda coscienti di questo pericolo e ci salvi dalla doppiezza.

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XIX Domenica del Tempo Ordinario – Anno C

[ads2] Lc 12, 32-48
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซNon temere, piccolo gregge, perchรฉ al Padre vostro รจ piaciuto dare a voi il Regno.
Vendete ciรฒ che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perchรฉ, dov’รจ il vostro tesoro, lร  sarร  anche il vostro cuore.
Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.

Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverร  ancora svegli; in veritร  io vi dico, si stringerร  le vesti ai fianchi, li farร  mettere a tavola e passerร  a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverร  cosรฌ, beati loro!

Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perchรฉ, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomoยป.
Allora Pietro disse: ยซSignore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?ยป.
Il Signore rispose: ยซChi รจ dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterร  a capo della sua servitรน per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverร  ad agire cosรฌ. Davvero io vi dico che lo metterร  a capo di tutti i suoi averi.

Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverร  un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirร  severamente e gli infliggerร  la sorte che meritano gli infedeli.
Il servo che, conoscendo la volontร  del padrone, non avrร  disposto o agito secondo la sua volontร , riceverร  molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrร  fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverร  poche.
A chiunque fu dato molto, molto sarร  chiesto; a chi fu affidato molto, sarร  richiesto molto di piรนยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 07 – 13 Agosto 2016
  • Tempo Ordinario XIX, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 3

Fonte: LaSacraBibbia.net

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