La lontananza del mondo da Dio
La distanza del mondo da Dio, dopo che lo ha conosciuto, perlomeno nel mondo Occidentale, รจ notevolmente aumentata: chi รจ in grado di credere che lโuomo e la donna sono stati creati differenti e complementari, perchรฉ siano uniti pur rimanendo se stessi in una sorta di parentela che fa dire โEssa รจ carne della mia carneโ?
Che lโumanitร sia costituita da due generi distinti, maschio e femmina, voluti da Dio e ben evidenti nello stato delle cose della natura, non รจ piรน cosรฌ pacifico e si vuole che non lo sia.
Da un lato si parla di rispetto della natura, di ecosostenibilitร in vista delle generazioni future e cosรฌ via; dallโaltro la natura del genere umano non รจ rispettata, ma violata, lasciando credere che sia opzionale lโappartenere al genere maschile o femminile o a qualsiasi altro genere si voglia inventare.
Dunque, da una parte si cantano inni a Madre Natura e dallโaltra la si violenta con lโimposizione culturale, quella stessa che ha provocato danni irreversibili al pianeta, in nome del progresso, della scienza, dello sviluppo economico, in nome del benessere della qualitร di vita dellโumanitร .
Coloro che ora condannano allโunisono il danno alla natura, sono gli stessi che violentano la natura della persona umana, introducendo forzatamente lโeducazione ai bambini a essere svincolati da quello che sono, in nome del dominio dellโuomo sulle cose e sul proprio corpo.
Chi ha il coraggio oggi di affermare che lโunione tra uomo e donna chiede impegno e fedeltร reciproca in nome della stabilitร della famiglia, dellโeducazione dei figli, nati in modo naturale, con la certezza di un padre e di una madre?
Il riferimento parentale dei bambini, da sempre รจ stato oggetto di studi e di assistenza sia giuridica che psicopedagogica: tutti sanno degli sconvolgimenti psichici dellโinfanzia, provocati dai disordini famigliari, e quanto sia difficile ritessere le connessioni psichiche e affettive dei piccoli.
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Ma il divorzio e la sessualitร sganciata completamente dalla procreazione sono oramai cosa normale: il diritto dellโegoismo degli adulti prevale sui bisogni dei figli.
I bambini dunque sono messi nelle nostre mani, ed รจ responsabilitร davanti a Dio procrearli, allevarli e educarli, al rispetto delle cose, delle persone, allโamore ricevuto e donato, allโamore per Dio, ed alla vita con lui, perchรฉ vera fonte della nostra vita, a cui torneremo: questa fonte รจ il vero volto della paternitร di Dio.
Ma quale paternitร si puรฒ insegnare se lโidentitร paterna umana รจ frantumata o deformata?
Quale paternitร si puรฒ insegnare e far sperimentare quando lโinfanzia รจ violata, abusata, ed educata ad scegliere una identitร immaginaria e volubile?
Chi ha bisogno di riferimenti sicuri รจ gettato nel mare delle incertezze. Quale scelte potranno fare questi bambini da adulti? Ma soprattutto cosa saranno, giacchรฉ non avranno neanche un senso di identitร sicuro?
Non solo avranno il trauma di una incerta paternitร e maternitร , ma anche della loro stessa identitร . Fino a poco fa si cercava di riparare e rafforzare lโidentitร durante lโetร evolutiva, ora la si liquefa proprio in tale fase.
Quale futuro ci aspetta? ร questa la sostenibilitร che stiamo perseguendo? Mentre ci preoccupiamo dellโambiente devastato, stiamo devastando gli abitanti dellโambiente, che diciamo di avere caro. Dio ci chiederร conto molto seriamente!
Dio vi benedica!
Gabriele Nanni
Fonte:ย YOUTUBE | SPREAKER



