don Gabriele Nanni – Commento al Vangelo del 2 Giugno 2021

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Non conoscete le scritture, nรฉ la potenza di Dio

Coloro che credono che non ci sia la risurrezione dai morti sono in grave errore. Essi non conoscono le Scritture e nemmeno la potenza di Dio.
La fede vera conosce le Scritture e conosce la potenza di Dio. Conoscere รจ credere con fede, non solo conoscenza materiale della sua Parola.

Credere alla potenza di Dio รจ quello che Gesรน richiedeva a chi gli domandava guarigione con forza di miracolo, come per le liberazioni dal demonio o la risurrezione dai morti: โ€œTu credi nel Figlio dell’Uomo?โ€ (Gv 9,35).
Conoscere la Scrittura implica una conoscenza materiale, che poi si illumina di quella spirituale, ma solo lโ€™accostarsi con fede ad essa permette a Dio di concedere luci sempre maggiori sulla sua Parola, di conoscere la dimensione profonda del suo volere e delle sue azioni attraverso gli eventi della Storia con ogni singolo uomo e con i popoli.
Questa fede mancante, questa conoscenza mutila e colpevolmente ignorante conduce agli errori, che in forza della presunzione diventano direzione della vita verso la morte spirituale.

Purtroppo, quello che caratterizzava quella gente del tempo di Gesรน, si ritrova anche ai tempi nostri. Troppe ignoranze sulla Scrittura fanno determinare opinioni su Dio, in ridicole generalizzazioni, e spesso le condotte di vita sono giustificate con banalitร  riferite a Dio ed alla Scrittura, che non รจ conosciuta nemmeno materialmente.
Se siamo onesti nella fede, dobbiamo confrontarla con quanto le Scritture dicono, e se ci diciamo credenti, dobbiamo credere quanto รจ scritto sia riguardo agli avvenimenti sia agli insegnamenti.

Una conoscenza senza fede riduce il vangelo ad una sorta di direttorio morale a cui si puรฒ fare riferimento a piacimento, prendendo quello che attira e scartando quello che non ci convince, oppure accogliendo quello che giustifica il nostro modo di vivere, la nostra morale, e scartando quello che lo contraddice.
Si tratta di utilizzare il vangelo come uno specchio, che deve confermare quello che siamo, che cerchiamo o che pensiamo, uno specchio di desiderio, ma non di realtร .

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Quello che manca รจ lโ€™accettazione del giudizio delle nostre azioni, la retribuzione per il bene ed il male che si รจ fatto, il dover rendere conto a Dio.
Non vogliamo essere giudicati e pertanto cerchiamo di pensare ad una continuitร  della nostra esistenza senza un giudice che ci attende, senza dover rendere conto delle nostre scelte e azioni.

รˆ proprio la radice del peccato che spinge a questo: non rendere conto a nessuno, la libertร  di azione senza responsabilitร , essere il dio di se stessi: Dio รจ solo un ideale che io mi sono fatto sulla scorta di ciรฒ che credo di essere o desidero essere.
La Parola di Dio invece mi fruga dentro, mi costringe a mettermi a nudo con quello che sono, ma mi chiede di fidarmi di lui, Persona viva, e Dio dei viventi, potenza assoluta, Signore della vita e della morte, Signore della mia vita e della mia esistenza nellโ€™eternitร .

รˆ un Dio che mi governa e che mi ama, che mi chiede di uscire dal guscio di me stesso per conoscere lโ€™infinito, che agisce con potenza sulla mia mente, illuminandola con i segreti della sua vita, mi cambia con la sua forza generatrice, mi immette nellโ€™eternitร , al suo fianco, mi chiede di amare come lui ama, perchรฉ ogni altra forma รจ limite ed ignoranza: conoscere รจ amare, credere รจ fiducia nella potenza di Dio, che conosciamo.

Dio vi benedica!
Gabriele Nanni

Fonte:ย  YOUTUBE | SPREAKER