HomeVangelo della Domenicadon Franco Scarmoncin - Commento al Vangelo di domenica 25 Febbraio 2024

don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 25 Febbraio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 9, 2-10

Prima Lettura  Gn 22,1-2.9a.10-13.15-18
Dal libro della Gènesi

In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!».

Rispose: «Eccomi!».

Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va’ nel territorio di Mòria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò». 
Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato;

qui Abramo costruì l’altare, collocò la legna.

Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio.

Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!».

Rispose: «Eccomi!».

L’angelo disse:

«Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito». 
Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete,

impigliato con le corna in un cespuglio.

Abramo andò a prendere l’ariete

e lo offrì in olocausto invece del figlio. 
L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse:

«Giuro per me stesso, oracolo del Signore:

perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito,

io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza,

come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare;

la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra,

perché tu hai obbedito alla mia voce».

Vangelo  Mc 9,2-10
Dal vangelo secondo Marco


Un giorno,

Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni

e li condusse su un alto monte,

in disparte, loro soli. 
Fu trasfigurato davanti a loro;

le sue vesti divennero splendenti, bianchissime:

nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche.

E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù:

«Rabbì, è bello per noi essere qui;

facciamo tre capanne,

una per te, una per Mosè e una per Elia».

Non sapeva infatti che cosa dire,

perché erano spaventati.

Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce:

«Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!».

E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte,

Gesù ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto,

se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti.

Ed essi tennero fra loro la cosa,

chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti.
   

1° Lettura

– Come è possibile che Dio chieda

la morte di un figlio ?

         1° quando nella Bibbia è scritto:

“Dio disse…”

non è Dio che sia Dio a parlare in maniera concreta,

reale;

potrebbe essere piuttosto una ispirazione,

una convinzione forte attribuita a Dio.

Il patriarca Abramo, pur dialogando con Dio,

aveva ancora un concetto di Dio

simile a quello dei suoi contemporanei:

un Dio lontano ed esigente,

che premia e castiga

ed esige offerte e sacrifici…

Certo era un’idea errata  di Dio e della sua volontà…

ma questo possiamo dirlo noi ora,

dopo aver ascoltato Gesù.

Anche lui, pur essendo molto amico di Dio,

ha di Dio il concetto di ogni altro suo contemporaneo.

         2° A quel tempo c’era la consuetudine,

in occasione di grandi avvenimenti

(una catastrofe naturale, una guerra,

la fondazione di una città…)

sacrificare dei bambini:

i bambini non costavano nulla

e non producevano nulla

e non erano adatti alla guerra…

potevano essere sacrificati

per propiziarsi la divinità pagana…

Abramo ha creduto,

seguendo la cultura del tempo,

che Dio gli chiedesse il sacrificio del figlio,

come gesto massimo di onore e tributo a Dio,

all’inizio del suo cammino verso una terra nuova.

– Qual è il messaggio della pagina di oggi?

         1° Dio rifiuta e ripudia ogni sacrificio umano,

perchè è il signore della vita:

quindi basta sacrifici umani:

Dio non viene onorato con questo tipo di offerte.

         2° la pagina è un segno della fede

e dell’amore di Abramo verso Dio:

un amore così grande

da essere disposto a dargli tutto,

anche la cosa più cara: il figlio.

         N.B.

questo gesto di sacrificare il figlio per amore,

sarà il gesto stesso di Dio

quando sacrificherà il Figlio per amore nostro.

E il gesto di Abramo che sacrifica Isacco

diventa immagine, segno, anticipo

di un altro sacrificio vero, reale, concreto

di Dio Padre che sacrifica il Figlio Gesù.

         VANGELO

– Il fatto della “trasformazione” di Gesù

avviene poco dopo (sei giorni dopo)

aver detto ai suoi discepoli,

lungo la strada verso Gerusalemme,

che sarebbe stato preso, condannato

e crocefisso.

Pietro si ribella a questa prospettiva

e consiglia Gesù

di cambiare strada.

A lui Gesù risponde:

“Tu sei per me di inciampo,

passa dietro a me…”

– La prospettiva della morte

annunciata da Gesù

aveva messo in grosse difficoltà

suscitando lo sconcerto dei discepoli:

“Come può morire il Messia ?”

– Qualche giorno dopo

(“sei giorni dopo”

il sesto giorno è il giorno della creazione dell’uomo,

e sei giorni Mosè rimase sul monte in dialogo con Dio)

Gesù sale su un monte

(il monte è simbolo e segno  – non è reale –

dell’uomo che si incontra con Dio…

oggi noi diremmo “andare a pregare in chiesa”)

e mentre prega

(probabilmente sempre quando si metteva in preghiera

Gesù si trasformava a contatto con il Padre)

cambia aspetto, diventa luminoso,

perfino la sua veste assume un biancore inusitato,

mai visto, abbagliante.

Il cambiamento di Gesù

sotto gli occhi di alcuni testimoni,

è un fatto inaspettato per i tre discepoli,

e si spaventano.

Le stranezze sono appena cominciate:

vedono anche Mosè ed Elia

(vissuti, Mosè 1500 anni prima

ed Elia almeno 800 anni prima) 

accanto a Gesù

in conversazione con Lui.

(Sappiamo anche quello che si dicevano,

ma S.Marco non lo riferisce)

I tre fortunati apostoli

non sono ancora riusciti a rendersi conto

di quanto stavano vivendo.

Però quanto stanno vivendo

è una cosa straordinaria, unica, meravigliosa…

Varrebbe la pena di viverla per sempre:

perciò dicono:

“Facciamo tre abitazioni!

Rimaniamo qua per sempre,

senza dover affrontare la società, il mondo,

le autorità ecclesiastiche

che vogliono la morte di Gesù…

Rimaniamo qui:

è bellissimo…

e vale la pena di lasciare tutto il resto

per godere questo paradiso.”

Mentre stanno ragionando così,

si vedono avvolti da una nube,

segno della presenza di Dio,

(la “nube”, era una specie di caligine luminosa,

una specie di nebbia che illumina e rischiara…).

Anche la voce di Dio

deve averli spaventati non poco:

”Questi è mio Figlio.

Lui ascoltate!”

non altri…

N.B.

La trasformazione di Gesù

davanti ai suoi amici

voleva essere un segno:

Gesù sarebbe morto,

ma dovevano capire

che la sua morte sarebbe stata il trionfo della vita.

I discepoli dovevano avere fiducia,

se anche l’avessero visto in croce finito…

Lui era la vita e sarebbe ritornato in vita.

La morte avrebbe potenziato la sua Persona,

avrebbe messo in risalto chi era veramente!

– Gesù raccomanda loro di non parlare con alcuno

di quanto avevano visto e udito;

perché comunque altri non avrebbero capito nulla;

loro stessi non riuscivano a capire che cosa significava:

“Risorgere da morte”

Come avrebbero potuto capire e spiegare ad altri

ciò che era successo

e ciò che avevano vissuto?

Conclusione.

Ma per noi, oggi,

per la nostra vita,

questo momento di Gesù

che cosa significa?

Nella vita viviamo  momenti neri, bui

difficili, contradditori,

momenti di pessimismo…

ma viviamo pure momenti belli,

vivaci, di gioia, di festa…

Per es. anche solo stare con le persone che ci sono care

e mangiare insieme la domenica…

Per es. un momento di preghiera

può diventare un momento di paradiso?

Per es. uno spettacolo al mare

o in montagna in mezzo alla neve…

Per es. questa pagina vuole farci capire

che nella vita ci sono questi momenti di luce,

bisogna saperli cogliere…

Quali sono le nostre “trasfigurazioni”

che ci aiutano a superare

contraddizioni, momenti difficili della vita.

         PER  I  GRUPPI

1°     Il sacrificio di Isacco:

         come può essere che Dio

         abbia chiesto ad Abramo di uccidere il figlio?

         Una prova ?

         Un errore di Dio ?

         Un errore di Abramo ?

2°     Domenica scorsa: le tentazioni di Gesù,

         oggi ci viene proposta la Trasfigurazione:

         che senso hanno questi momenti della vita di Gesù

         nella nostro cammino della Quaresima ?

3°     Perché Gesù solo con tre discepoli

         va sul monte ?

4°     Che senso ha nella vita degli Apostoli

         la Trasfigurazione ?

         E che senso ha per la mia vita di cristiano ?

5°     Quale segno potrebbe esprimere

         questa II domenica ?

         5 minuti di preghiera a casa mia o in chiesa…

Fonte

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