don Franco Scarmoncin – Commento al Vangelo di domenica 22 Marzo 2020

1° Lettura

 

– E’ una pagina significativa della Bibbia.

Siamo verso il 1020 a. C.

Il re di Israele è Saul:

voluto e scelto dal popolo

per la sua imponente statura e la forza fisica;

rifiutato da Dio

per la superbia e gli errori politici e militari.

 

– La situazione politica e militare

è piuttosto compromessa,

per l’ostilità delle tribù Filistee.

 

io sta cercando un nuovo Re

che possa tenere a bada i Filistei

e nello stesso tempo sia un vero Re

per il suo popolo.

Finalmente individua il prescelto

e lo annuncia a Samuele,

che in quel tempo era la guida, il profeta

il sacerdote, il punto di riferimento

del popolo ebreo.

Samuele deve andare da Iesse,

perché tra i suoi sette figli ne ha scelto uno

per essere il futuro re, alla morte di Saul.

 

– Samuele parte e raggiunge Betlemme;

entra nella casa di Iesse,

un pastore modesto,

ma ricco di una bella famiglia.

 

Samuele rivela a Jesse il segreto di Dio

e chiede che gli vengano presentati

uno ad uno i figli.

Eliab è il primogenito,

bello, alto, forte, pieno di vita…

Ma Samuele dopo aver pregato il Signore,

dice: “Non è lui il futuro re”.

Allora Iesse presenta a Samuele

uno a uno tutti i figli;

Samuele li scarta uno alla volta,,,

 

Samuele alla fine resta sconcertato:

perché era convinto che Dio

avesse scelto proprio uno di quella famiglia

per essere il nuovo re.

 

In realtà c’è ancora un figlio,

ma era in campagna a custodire

e pascolare il bestiame…

E’ ancora un ragazzo,

non conta praticamente nulla in casa,

per questo non si erano neppure presi la briga

di renderlo partecipe.

 

Lo mandano a chiamare

e Samuele avverte immediatamente

che è lui il prescelto da Dio.

Si chiama Davide.

Samuele lo unge re in segreto.

Raccomanda di non dire nulla al alcuno,

fintanto che regnava Saul;

che se avesse saputo la cosa,

avrebbe fatto ammazzare tutti.

 

– Qual è l’insegnamento di questa lettura?

“L’uomo guarda l’apparenza,

Dio guarda il cuore”

 

Le preferenze di Dio

sono rivolte a chi non ha valore,

al debole, al piccolo, alla persona in disparte.

Così tra tutti i grandi popoli del tempo:

Egiziani, Babilonesi, Macedoni, Persiani, ecc…

Dio sceglierà Israele,

un piccolo popolo di pastori e contadini.

 

Così sceglierà Maria Vergine,

la più insignificante tra tutte le ragazze

d’Israele, “Ha guardato la pochezza della sua serva”

Gesù sceglierà i pastori, i pescatori, i poveri

e un cieco mendicante

per fargli vedere la luce del sole e della verità.

 

       Con quali criteri noi scegliamo

       i nostri amici

       e le persone a cui dare un incarico?

 

 

       VANGELO

 

Riflessioni:

       1° quel cieco nato,

       siamo noi;

 

       2° Noi, crediamo di vedere,

       di capire, di sapere…

       in realtà non siamo in grado di vedere

       la vera luce, il nostro vero bene;

 

       3° Gesù è la Luce

       Gesù è l’acqua che purifica e lava le nostre   impurità;

 

       4° l’incontro con Gesù, luce e acqua,

       trasfigurano il cieco, in un uomo nuovo,

       irriconoscibile.

 

       5° possiamo avere luce tutto intorno,

       incontrare perfino Gesù

       (come i farisei e i dottori della legge)

       e non lasciarsi coinvolgere,

       rimanere impermeabili alla luce e alla verità;

 

       6° il cammino di fede

       che Gesù riesce a far fare a questo cieco

       in poche ore,

       è il cammino di fede

       che siamo chiamati a fare noi

       in questa Quaresima:

       da           “quel tale”

       a             “quell’uomo”

       poi          “profeta”,

                     “uomo di Dio”

       infine      “Signore”

       e             “Credo che tu sia il Messia”

 

       7° Il cieco che ora vede la verità di Gesù

       e ha ricuperato la fede,

       ora si sente:

                     libero,

                     coraggioso,

                     sincero,

                     vivace e allegro,

                     sicuro.

 

Conclusione

A che punto siamo del nostro cammino di fede?

Gesù per noi è        un uomo,

                            un saggio

                            un profeta

                            il Signore-Dio ?

Commento a cura di don Franco Scarmoncin – Diocesi di Padova


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