1ยฐ Lettura
– Eโ una pagina significativa della Bibbia.
Siamo verso il 1020 a. C.
Il re di Israele รจ Saul:
voluto e scelto dal popolo
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per la sua imponente statura e la forza fisica;
rifiutato da Dio
per la superbia e gli errori politici e militari.
– La situazione politica e militare
รจ piuttosto compromessa,
per lโostilitร delle tribรน Filistee.
io sta cercando un nuovo Re
che possa tenere a bada i Filistei
e nello stesso tempo sia un vero Re
per il suo popolo.
Finalmente individua il prescelto
e lo annuncia a Samuele,
che in quel tempo era la guida, il profeta
il sacerdote, il punto di riferimento
del popolo ebreo.
Samuele deve andare da Iesse,
perchรฉ tra i suoi sette figli ne ha scelto uno
per essere il futuro re, alla morte di Saul.
– Samuele parte e raggiunge Betlemme;
entra nella casa di Iesse,
un pastore modesto,
ma ricco di una bella famiglia.
Samuele rivela a Jesse il segreto di Dio
e chiede che gli vengano presentati
uno ad uno i figli.
Eliab รจ il primogenito,
bello, alto, forte, pieno di vita…
Ma Samuele dopo aver pregato il Signore,
dice: โNon รจ lui il futuro reโ.
Allora Iesse presenta a Samuele
uno a uno tutti i figli;
Samuele li scarta uno alla volta,,,
Samuele alla fine resta sconcertato:
perchรฉ era convinto che Dio
avesse scelto proprio uno di quella famiglia
per essere il nuovo re.
In realtร cโรจ ancora un figlio,
ma era in campagna a custodire
e pascolare il bestiame…
Eโ ancora un ragazzo,
non conta praticamente nulla in casa,
per questo non si erano neppure presi la briga
di renderlo partecipe.
Lo mandano a chiamare
e Samuele avverte immediatamente
che รจ lui il prescelto da Dio.
Si chiama Davide.
Samuele lo unge re in segreto.
Raccomanda di non dire nulla al alcuno,
fintanto che regnava Saul;
che se avesse saputo la cosa,
avrebbe fatto ammazzare tutti.
– Qual รจ lโinsegnamento di questa lettura?
โLโuomo guarda lโapparenza,
Dio guarda il cuoreโ
Le preferenze di Dio
sono rivolte a chi non ha valore,
al debole, al piccolo, alla persona in disparte.
Cosรฌ tra tutti i grandi popoli del tempo:
Egiziani, Babilonesi, Macedoni, Persiani, ecc…
Dio sceglierร Israele,
un piccolo popolo di pastori e contadini.
Cosรฌ sceglierร Maria Vergine,
la piรน insignificante tra tutte le ragazze
dโIsraele, โHa guardato la pochezza della sua servaโ
Gesรน sceglierร i pastori, i pescatori, i poveri
e un cieco mendicante
per fargli vedere la luce del sole e della veritร .
Con quali criteri noi scegliamo
i nostri amici
e le persone a cui dare un incarico?
VANGELO
Riflessioni:
1ยฐ quel cieco nato,
siamo noi;
2ยฐ Noi, crediamo di vedere,
di capire, di sapere…
in realtร non siamo in grado di vedere
la vera luce, il nostro vero bene;
3ยฐ Gesรน รจ la Luce
Gesรน รจ lโacqua che purifica e lava le nostre impuritร ;
4ยฐ lโincontro con Gesรน, luce e acqua,
trasfigurano il cieco, in un uomo nuovo,
irriconoscibile.
5ยฐ possiamo avere luce tutto intorno,
incontrare perfino Gesรน
(come i farisei e i dottori della legge)
e non lasciarsi coinvolgere,
rimanere impermeabili alla luce e alla veritร ;
6ยฐ il cammino di fede
che Gesรน riesce a far fare a questo cieco
in poche ore,
รจ il cammino di fede
che siamo chiamati a fare noi
in questa Quaresima:
da โquel taleโ
a โquellโuomoโ
poi โprofetaโ,
โuomo di Dioโ
infine โSignoreโ
e โCredo che tu sia il Messiaโ
7ยฐ Il cieco che ora vede la veritร di Gesรน
e ha ricuperato la fede,
ora si sente:
libero,
coraggioso,
sincero,
vivace e allegro,
sicuro.
Conclusione
A che punto siamo del nostro cammino di fede?
Gesรน per noi รจ un uomo,
un saggio
un profeta
il Signore-Dio ?
Il cieco nato
Vangelo di Giovanni 9, 1-41
Alcune riflessioni:
1ยฐ Il cieco di cui parla il Vangelo
in questa 4 domenica di Quaresima
non ha un nome, perchรฉ?
Perchรฉ ha il mio nomeโฆ. Sono io !
Ciascuno di noi รจ invitato a fare un cammino
alla scoperta di questโUomo Gesรน,
come il cammino fatto dal cieco.
Accetta quello che Gesรน gli fa,
va dove dice di andare,
si lava perchรฉ gli ha detto di lavarsiโฆ
ricupera la vista
e allora capisce che chi gli ha dato la luce
non puรฒ essere un uomo come gli altri,
deve avere un rapporto diretto con Dio.
Eโ talmente convinto ed entusiasta
di questa scoperta, come della vistaโฆ
che la luce degli occhi
diventa luce della mente e del cuore:
โLa veritร a cui รจ arrivato lo fa liberoโ.
Non ha soggezione di alcuno, neppure
dei severi giudici del Sinedrioโฆ
anzi arriva a controbattere e a sfotterli
mettendoli tutti in sacco.
Lui ha capito chi รจ Gesรน:
รจ la luce della sua vita, la sua salvezza.
Si inginocchia davanti a Lui,
dicendo: โCredo Signoreโ
Eโ quanto siamo invitati a fare pure noi.
2ยฐ Chi รจ Gesรน per me?
Uno dei tanti che sta passando sulla mia strada ?
Eโ solo un Uomo straordinario, un saggio dโaltri tempi;
e di cui posso dimostrare lโesistenza storica
con una infinitร di documenti
molto piรน consistenti per quantitร e vicinanza allโoriginale
di tanti altri personaggi della storia, di cui nessuno dubita,
o e anche il mio Dio?
Se Gesรน sia anche Dio non posso dimostrarlo;
posso crederlo solo con fedeโฆ
Perchรฉ lโha detto Lui di essere Dio
e lo ha dimostrato.
3ยฐ Gesรน compie alcuni gesti strani sul cieco.
Perchรฉ non lo guarisce direttamente?
Perchรฉ sputare per terra
(che poi non รจ neppure bello
e Gesรน doveva pure sapere che
non era proprio neppure igienicoโฆ)
e spalmare col fango gli occhi?
Non รจ sporcando con il fango gli occhi
che si possa vedere meglioโฆ anziโฆ
4ยฐ Gesรน si presenta:
โIo sono la luce del mondoโ
Epperรฒ !โฆ
Non รจ un pochino esagerata
questa affermazione?
Ma chi crede di essere sto Gesรน?
5ยฐ Il cieco, dietro lโinvito di Gesรน,
si lascia sporcare la faccia col fango
e va a lavarsi nellโacqua della piscina,
e poi difende davanti a tutti lโUomo
che gli aveva dato la luce degli occhi e la vita.
6ยฐ Gesรน e il cieco che nel frattempo
aveva ricuperato la vista,
โperde di vistaโ Gesรน;
รจ sabato, giorno di festa,
tanta gente,
siamo a Gerusalemme, la capitale;
Gesรน non lo ha comunque perso di vista;
lo rintraccia quando lโex cieco viene cacciato via
per aver difeso Gesรน e il suo gesto di sabato.
7ยฐ Quel gesto di Gesรน che usa del fango
per dare la vista, la luce, la salvezza
รจ il medesimo gesto di Dio Creatore:
in principio dice la Genesi
Dio โprende del fangoโ
(immagine simbolica)
per formare lโuniverso, le creature
e in particolare lโuomo.
Dio crea la luce
e da quel momento tutto appare bello e buono.
La luce รจ la vita dellโuniverso.
Gesรน usa del fango come aveva agito Dio Padre,
perchรฉ quel cieco, (ogni persona รจ un universo)
รจ come se risorgesse a nuova vita;
per lui poter vedere,
era rinascere nuovamente,
โvenire alla luceโ.
Questa รจ la sua salvezza:
aver incontrato Gesรน.
8ยฐ Noi stiamo celebrando in astinenza liturgica
la Quaresima e probabilmente anche la Pasqua.
Siamo invitati a fare โdigiuno eucaristicoโ
e rivivere i momenti della vita di Gesรน,
in questo contesto:
di paura e di silenzio in casa, quasi nascosti,
senza alcun momento comunitario.
Forse abbiamo bisogno di luce.
Forse anche per noi Gesรน vuole essere luce
perchรฉ vediamo ciรฒ che in tanto tempo
non abbiamo ancora visto bene.
Noi continuiamo a celebrare Messe,
riti, funzioni sacre e Sacramenti, recitare pregare,
dire Rosari e fare adorazioni al Santissimoโฆ
โMa รจ forse questo il digiuno gradito a Dioโ
si chiedeva Isaia (cap. 58)
Eppure non poteva non essere gradito a Dio
ciรฒ che Lui stesso sembrava aver chiesto a Mosรจ
e ai profeti!
Ma era diventato un โdigiunoโ fine a se stesso;
non portava piรน a nulla,
non cambiava la persona dentro,
non la portava verso il fratello in difficoltร .
Gesรน stesso, di fronte alla Istituzione religiosa
del suo tempo, sacerdoti, culto, sacrifici, Tempioโฆ
non ha tentato di cambiarli, di rinnovarliโฆ
Ha lasciato tutto da parte,
non ha tentato di modificare la vecchia struttura
e neppure riorganizzare il sacerdozio, nรฉ i riti sacriโฆ
Ha istituito un culto e una comunitร ,
ha dato una preghiera e alcune indicazioni
totalmente opposte a quelle suggerite
dallโIstituzione religiosa e dai sacerdoti del Tempio.
Gesรน aveva capito che era indeformabile
e impermeabile allo Spirito di Dio.
9ยฐ Questo tempo di silenzio
con la sospensione di ogni celebrazione religiosa,
dovuti a un stramaledetto virus
non potrebbe essere un segno dei tempi ?
Il Covid-19 รจ certamente conseguenza
di un nostro bisogno di potere,
di superficialitร e mancanza di etica
nella ricerca scientifica,
รจ dovuto allโinquinamento delle fonti di energia,
di una Terra e di una natura violentate;
รจ frutto anche di ignoranza umana ed egoismoโฆ
Ma sappiamo che Dio sa scrivere dritto
anche su righe storteโฆ
riesce a capovolgere i malanni che noi combiniamo
per ricavarne qualcosa di buono per noi
e indicarci il nostro vero bene,
anche se noi combiniamo prevalentemente guai.
Abbiamo da capire per esempio:
– che non รจ la Messa fondamentale nella nostra fede,
– che la caritร , il perdono, la preghiera, la fede
vengono โprimaโ (non in senso cronologico) della Messa,
– che possiamo celebrare Messe a nastro
senza mai formare comunitร ;
tutti vicini gomito a gomitoโฆ ma tutti individualisti.
– che dovremmo rivedere una pastorale
e fare alcuni passaggiโฆ per poter fare Pasqua
veramente; (che non รจ solo una data del calendario).
passaggi:
– da celebrare tanti Sacramenti (Messe, confessioni, ecc…)
a piรน spazio alla Parola di Dio e alla catechesi;
– da tante Messe
a piรน Messa;
– da parrocchia con tante attivitร e iniziative
a piรน comunitร ;
– da una pastorale farraginosa (Messe, processioni, novene, gite, sagreโฆ)
a una piรน essenziale, unitaria, semplice, immediata;
– da una pastorale trionfalistica, di facciata, esteriore
a una che lavora in profonditร , piรน umile, educativa.
– da una morale della legge, del peccato e della paura
a una morale della coscienza, positiva, evangelica;
– da una tendenza a conservare il passato
al coraggio di rinnovarsi continuamente;
– da una religiositร devozionale, popolare, povera di contenuti
a una piรน teologica, piรน biblica, cristologica, storica;
– da una catechesi sui bambini
a una per gli adulti e con le famiglie;
– da un prete โclericaleโ
a un prete che sia uomo e vicino alla sua gente;
– da una predicazione che rimane teorica
a una piรน concreta, esistenziale, che graffia,,,
– da un laico che nella Chiesa obbedisce ed esegue
a uno che si sente persona e protagonista;
– da una morale quasi monastica (es. sessualitร , preghieraโฆ)
a una morale laica differenziata, pensata da laici per i laici;
– da una spiritualitร di preghiere
a una di preghiera
– da una vita cristiana preoccupata di non fare peccati
a una rivolta a fare il bene;
– da una formazione cristiana occasionale,
a una permanente e di rinnovamento;
– da una Chiesa Istituzione di potere, ricca di strutture,
a una Chiesa di servizio;
– da una Chiesa clericale,
a una piรน laicale e femminile;
– da una Chiesa sessuofobica
a una piรน serena, e rispettosa delle coscienze,
– da una Chiesa che giudica e pone stop e divieti
a una che perdona e accoglie (es i divorziati);
– da una Chiesa che parla di se stessa
a una che parla di Gesรน Cristo.



