don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo di domenica 29 Ottobre 2023

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SANTITA’ E FELICITA’

Chi si ritiene credente in Gesù dovrebbe considerare la parola “SANTITÀ” come una delle più belle e più importanti del dizionario. È una parola che evoca una realtà talmente bella da non poter essere descritta compiutamente. La santità sta al cristiano come il cielo a un’aquila, come un prato fiorito a una farfalla, come l’oceano a un delfino… È ciò che riempie i sensi e il cuore, più di ogni altra cosa. È la ragione ultima per cui siamo al mondo, che lo si sappia o no.

Ecco perché aveva perfettamente ragione lo scrittore francese Léon Bloy quando affermava: «Nella vita non c’è che una sola TRISTEZZA: quella di non essere santi».

La tristezza del cuore è inversamente proporzionale al nostro “livello di santità”. I Santi, infatti, sono prima di tutto persone INCREDIBILMENTE FELICI. Felici non perché hanno una “vita felice”; al contrario: perché hanno scoperto il segreto per rimanere nella “letizia” anche quando tutto va male.

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È difficile, come detto, descrivere la santità, ma c’è una definizione che ci ha consegnato il Concilio Vaticano II: la santità è la «pienezza della vita cristiana» e «la perfezione dell’amore» (Lumen gentium 40).

Gesù oggi ricorda che tutta la vita (cristiana) dipende dall’amore: dall’amare Dio con tutta la propria persona e dall’amare il prossimo come noi stessi. Sappiamo che è così: la felicità dipende essenzialmente dal SAPER AMARE! Ma mettiamoci in testa una cosa: solo Gesù, l’unico Salvatore del mondo, può renderci capaci di tendere alla perfezione dell’amore. Ciò accade quando scegliamo di mettere l’Eucaristia al centro della nostra vita. L’Eucaristia, infatti, è «la fonte e il culmine di tutta la vita cristiana» (Lumen gentium 11). Ecco, perciò, la strada della santità e di una vita piena e felice: Dio e la Santissima Eucaristia prima di tutto e al di sopra di tutto.

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