IL POTERE DELLE CHIAVI
«Cristo sì, Chiesa no?». Il vangelo di questa domenica è particolarmente consigliato a coloro che si sentono vicini a questa posizione. Gesù non lascia spazio a dubbi: le sue chiavi, le chiavi del regno dei Cieli, sono in mano alla Chiesa, presieduta da Pietro e dal suo successore, il Papa. Quindi solo chi rimane in comunione con la Chiesa può essere certo di appartenere al Regno di Cristo e di essere salvo. Quindi ogni cattolico dovrebbe dire: “Cristo sì e perciò Chiesa sì!”
Ma cos’è questo “potere” di sciogliere e di legare delle chiavi di Pietro? Ha a che fare con il “tesoro” più grande affidato da Gesù alla Chiesa: i SACRAMENTI: essi hanno il potere di sciogliere di legare.
Alcuni in modo preponderante hanno il potere di “sciogliere” perché spezzano le catene mortali dei peccati. I peccati paralizzano il cuore, affievoliscono la speranza, ci rendono aridi e acidi, propensi a dire cose cattive e a fare cattivi pensieri. Ci impediscono, inoltre, di apprezzare le cose belle e semplici della vita. Sono, appunto, come delle “catene” che ostacolano la libertà e non ci permettono di esprimere al meglio le nostre potenzialità. Solo Gesù può spezzare queste catene e lo fa nel modo più grande con il Sacramento della Confessione.
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Altri sacramenti hanno soprattutto il potere di “legare”, cioè di rafforzare la Comunione con Dio e con i fratelli. La Santissima Eucaristia ha questo potere in modo sommo, perché celebra il Sacrificio immenso d’Amore di Gesù e rafforza ogni volta in noi la certezza che Dio ci ha tanto amati da donare per noi il suo Figlio unigenito.
Questo ci rende capaci di amare il prossimo come Gesù: senza giudicarlo e senza tener conto del male ricevuto, guardandolo – come Dio ci ama – come una persona bisognosa di affetto e di apprezzamento. Se facciamo questo il “potere delle chiavi” passa anche a noi (cfr. Mt 18,18): anche a noi possiamo sciogliere – perché i cuori “si sciolgono” dinanzi a chi ama gratuitamente – e di legare, perché non c’è niente che possa costruire e ricostruire una relazione umana più di un cuore che ama con umiltà e senza condizioni.
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