don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo di domenica 16 Luglio 2023

Ascoltare con il cuore

«La fede deriva dall’ascolto» (Rom 10,17).

«Io non ho il dono della fede!», si sente dire a volte, anche tra i battezzati, come se la fede fosse un privilegio dato solo ad alcuni. Ora, se c’è una verità teologica indiscussa è che con il sacramento del Battesimo tutti abbiamo ricevuto la virtù teologale della fede. Ma i doni di Dio sono “semi” che possono crescere e dare frutto solo se noi scegliamo di coltivarli. La fede è sì un dono (lo si intuisce peraltro proprio dal Battesimo ricevuto nella prima infanzia) ma è altresì una libera scelta. Ogni uomo è inevitabilmente posto dinanzi a questa scelta: fidarsi di Dio o fidarsi solo di se stesso. Attendere delle certezze matematiche non ha nulla a che fare con la fede, anche se credere in Gesù e in un Dio Creatore e Padre è un atto del tutto razionale. Credere in Dio vuol dire scegliere di ascoltarlo, di prendere sul serio la sua Parola e di lasciarsi guidare da essa.

Pertanto, non basta ascoltare con le orecchie; occorre ascoltare con il cuore: cioè avere a cuore che la Parola di Dio si realizzi in noi. Ma questo non avviene quando l’ascolto è superficiale e distratto (seme sulla strada) o privo di scelte concrete di conversione (seme sul terreno sassoso), oppure quando facciamo delle scelte ma poi non ci abbandoniamo fino in fondo a Dio e permettiamo che prevalgano l’ansia e le preoccupazioni mondane (seme tra i rovi). 

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Il terreno buono, invece, è il cuore che sceglie di fidarsi davvero di Dio e di preoccuparsi prima di tutto di cercare il suo Regno e la sua giustizia (cfr. Mt 6,33).

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