ย ยซMio Signore e mio Dio!ยป
La domenica dopo Pasqua รจ certamente quella con il maggior numero di titoli: Domenica in albis, Domenica dellโOttava, Seconda Domenica di Pasqua, Domenica di San Tommaso, Domenica Quasimodo (dalla prima parola dellโantifona di ingresso in latino)โฆ Dallโanno 2000 San Giovanni Paolo II ha aggiunto un altro titolo, per certi versi il piรน importante: โFesta della Divina Misericordiaโ. Gesรน stesso, tramite una suora polacca, Santa Faustina Kowalska, ha chiesto che questa domenica fosse dedicata al culto della Divina Misericordia.
La scelta della prima domenica dopo Pasqua ha un profondo significato teologico: il mistero pasquale della morte e risurrezione di Gesรน ha come scopo ultimo di manifestare la Misericordia di Dio, cioรจ il suo amore smisurato e gratuito e la sua compassione per ogni uomo ferito dal peccato, che apre il cuore al dono della salvezza.
La Misericordia di Dio si mostra in modo sublime allโincredulo Tommaso, protagonista del vangelo di questa domenica. Ognuno di noi in qualche modo assomiglia a Tommaso: รจ suo โgemelloโ (il soprannome di Tommaso, โDรฌdimoโ, in greco significa proprio gemello!). Infatti, nel cuore di ogni battezzato sono sempre presenti, in qualche misura, interrogativi e incertezze. A volte vorremmo anche noi โtoccare con manoโ ciรฒ in cui crediamo. Ma la meravigliosa notizia รจ che Gesรน conosce bene i nostri dubbi, come conosceva quelli di Tommaso, e ci infonde coraggio ricordandoci che sono ยซbeatiยป quelli che credono pur non avendo visto.
La fede ci dice che nella santissima Eucaristia ci รจ dato di fare la stessa esperienza degli Apostoli nel cenacolo: siamo davvero dinanzi a Gesรน, lo adoriamo e lo riceviamo nel cuore! Certo, come ha scritto un altro santo con lo stesso nome, San Tommaso dโAquino, davanti allโEucaristia โi sensi fallisconoโ perchรฉ vediamo solo un pezzo di pane. Ma grazie alla fede possiamo pregare commossi dicendo come san Tommaso Apostolo: ยซMio Signore e mio Dio!ยป, oppure come san Tommaso dโAquino: ยซVisus, tactus, gustus in te fallitur | Sed auditu solo tuto creditur | Credo quidquid dixit Dei Filius | Nil hoc verbo Veritatis veriusยป: ยซLa vista, il tatto, il gusto, in Te falliscono || Solo con l’udito si crede con sicurezza: || Credo tutto ciรฒ che disse il Figlio di Dio || Nulla รจ piรน vero di questa parola di veritร ยป. Ed ecco la parola di veritร che proclama lโinsondabile misericordia di Dio: ยซPrendete, e mangiatene tutti: questo e il mio Corpo offerto in sacrificio per voi!ยป.ย
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