don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo del 7 Luglio 2021

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Fratelli come prima

Dio ha il potere di rimettere insieme i pezzi della fratellanza frantumata, quando nel cuore cโ€™รจ un sincero desiderio di riconciliazione.

La liturgia ci fa passare dalla storia di Giacobbe a quella del figlio Giuseppe e dei suoi fratelli. La prima lettura riporta una pagina relativa alla parte finale di questa storia. I fratelli, recatisi in Egitto a causa della carestia, incontrano Giuseppe, che avevano venduto per gelosia ed era poi divenuto, a loro insaputa, vicerรฉ dโ€™Egitto. Giuseppe riconosce i fratelli mentre essi non lo riconoscono nelle vesti di sovrano. Perciรฒ, li mette alla prova perchรฉ possano riflettere sullโ€™atto malvagio compiuto contro di lui. Tiene prigioniero uno di loro e chiede di condurgli il fratello piรน giovane, Beniamino, rimasto nella terra di Canaan con Giacobbe. I fratelli vedono in questa richiesta un giusto giudizio di Dio per ciรฒ che avevano fatto a Giuseppe. Quando se ne andarono, dice il racconto, ยซGiuseppe andรฒ in disparte e pianseยป.

La storia di questi fratelli รจ bellissima perchรฉ sentiamo che รจ anche la nostra storia. Noi cristiani ci chiamiamo โ€œfratelliโ€ perchรฉ sappiamo di essere figli di un solo Padre, ma a volte ci facciamo del male perchรฉ lasciamo prevalere le gelosie e lo spirito di rivalitร , la volontร  di primeggiare, la presunzione di essere i miglioriโ€ฆ. E, come un preziosissimo vaso di ceramica che cade in mille pezzi, cosรฌ il dono della fratellanza si frantuma in un attimo. Ma, come avviene nellโ€™arte giapponese del Kintsugi, in cui gli oggetti di ceramica sono riparati con lโ€™oro e diventano piรน belli di quando erano integri, cosรฌ Dio ha il potere di rimettere insieme i pezzi della fratellanza frantumata, quando nel cuore cโ€™รจ un sincero desiderio di riconciliazione.

Il pianto di Giuseppe dice questo desiderio, cosรฌ come la disponibilitร  dei fratelli ad assecondare le sue richieste pur di salvare il fratello rimasto prigioniero.

La storia di Giuseppe ci ricorda che la Provvidenza divina puรฒ trarre anche da un grande male un bene maggiore. Infatti, Giuseppe, il fratello venduto, diviene il salvatore della famiglia nel tempo della carestia e uno strumento di riconciliazione per ridare vita alla comunione frantumata.

Giuseppe prefigura Gesรน, tradito e venduto per trenta monete dโ€™argento, che simboleggiano i nostri peccati, ma divenuto causa di salvezza e strumento di riconciliazione tra gli uomini e con Dio.

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Nel Vangelo di oggi istituisce i Dodici apostoli, a cui dร  il potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermitร . Il peggiore spirito impuro e la peggiore malattia รจ quella che ci separa dai fratelli, ed รจ riconducibile allโ€™orgoglio, radice di ogni gelosia, invidia e rivalitร .

Preghiamo, allora, con il salmista, dicendo: ยซDallโ€™orgoglio salva il tuo servo, Signore, perchรฉ su di me non abbia potere; allora sarรฒ puro dal grande peccato!ยป (Sal 19,14). Amen!

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