don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo del 31 Gennaio 2022

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ยซUN UOMO SECONDO IL MIO CUOREยป

Il re Davide รจ chiamato dal Signore ยซuomo secondo il mio cuoreยป (At 13,22), nonostante i suoi peccati. I tratti del cuore nobile di Davide emergono in vari episodi, come quando risparmia la vita di Saul, perchรฉ รจ il ยซconsacrato del Signoreยป, ricordando perciรฒ che per essere graditi a Dio non dobbiamo mai infierire sui consacrati del Signore con la maldicenza e le critiche. Nel brano di oggi troviamo un altro episodio che mostra la grandezza del cuore di Davide, un cuore che ha giร  dei tratti neotestamentari ed โ€œevangeliciโ€.

Se il primo testamento, infatti, insegna: ยซAmerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemicoยป, nel Vangelo Gesรน apporta una rivoluzione copernicana e dice: ยซAmate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitanoยป (Cfr. Mt 5,43-44). ย Ebbene, il re Davide mostra di avere un cuore simile a quello di Gesรน, quando dinanzi a un persecutore che lo insulta ripetutamente, non solo decide di risparmiargli la vita, ma lo considera uno strumento della giustizia di Dio: accoglie perciรฒ dalle mani della Provvidenza anche gli insulti del suo avversario.

Dice, infatti, ai suoi uomini: ยซSe maledice, รจ perchรฉ il Signore gli ha detto: โ€œMaledici Davide!โ€. E chi potrร  dire: โ€œPerchรฉ fai cosรฌ?โ€ยป. ยซโ€ฆlasciatelo maledire, poichรฉ glielo ha ordinato il Signore. Forse il Signore guarderร  la mia afflizione e mi renderร  il bene in cambio della maledizione di oggiยป.

รˆ suggestivo il fatto che questa scena drammatica, in cui Davide cammina piangendo con il capo coperto e i piedi scalzi, avvenga sul monte degli Ulivi. Il re Davide prefigura Cristo, che si รจ umiliato fino a consegnarsi ai suoi nemici per mostrarci la via della perfezione e dellโ€™eterna salvezza.

Lโ€™episodio evangelico dellโ€™uomo posseduto da molti demรฒni, che ยซgridava e si percuoteva con pietreยป, ci aiuta a riflettere sul fatto che se rispondiamo al male con il male, alla persecuzione con la vendetta, alle offese con la rabbia, rimaniamo incatenati dai lacci di satana, e finiamo con il farci del male, con il percuotere noi stessi con i pensieri e i sentimenti di odio e di rancore.

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Mentre Gesรน ci vuole liberare da questi lacci chiedendoci โ€“ come scrive Paolo nella Lettera ai Romani โ€“ di non rendere a nessuno male per male, di non farci giustizia da noi stessi, ma di lasciare fare allโ€™ira divina, di fare del bene ai propri nemici, di non lasciarci vincere dal male, ma di vincere il male con il bene (Cfr. Rom 12,17-21).

O Maria, Madre di misericordia, allontana da noi ogni sentimento di rabbia, rancore, irritazione e insegnaci ad avere un cuore secondo Cristo, un cuore che ama anche i nemici. Amen.

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