don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo del 28 Giugno 2021

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Il fuoco e la rugiada

La vita non รจ necessariamente una “favola a lieto fine”

Il Signore dice ad Abramo: ยซIl grido di Sรฒdoma e Gomorra รจ troppo grande e il loro peccato รจ molto grave!ยป. Il testo non precisa di quale peccato si siano macchiati gli abitanti di Sodoma e Gomorra. Troviamo una chiave di lettura nel Nuovo Testamento, nella Lettera di Giuda, dove si legge: ยซSรฒdoma e Gomorra e le cittร  vicine, si abbandonarono allโ€™immoralitร  e seguirono vizi contro naturaโ€ฆยป. Il racconto, in alcuni passaggi omessi dai testi liturgici, allude a un comportamento depravato nei confronti degli ospiti inviati da Dio. Infatti, i tre misteriosi pellegrini arrivano in cittร  e gli abitanti dicono a Lot: ยซDove sono quegli uomini che sono entrati da te questa notte? Falli uscire da noi, perchรฉ possiamo abusarne!ยป. รˆ evidente il contrasto tra lโ€™umile accoglienza di Abramo e la mancanza di rispetto e di accoglienza da parte degli abitanti di Sodoma. La depravazione su un piano affettivo si traduce quindi in un peccato contro la caritร  e lโ€™accoglienza.

Abramo intercede presso Dio perchรฉ perdoni i peccati degli abitanti di quella cittร , dove si erano trasferiti anche i membri del clan del nipote Lot. Dio risponde ad Abramo che se si trovassero anche solo per dieci giusti in quella cittร , essa sarebbe risparmiata per riguardo a quei giusti. Ma quei dieci giusti non li ha trovatiโ€ฆ I tre uomini permettono solo a Lot, alla moglie e alle due figlie di uscire dalla cittร , prima della sua distruzione.

Il fuoco che divora la cittร  rimanda al fuoco delle basse passioni che rendono lโ€™uomo schiavo dei propri istinti e gli impediscono di accogliere e servire con purezza e rispetto i fratelli che Dio mette sul nostro cammino. Dio puรฒ salvare da questo fuoco solo se cโ€™รจ una volontร  di conversione, perchรฉ non puรฒ mai agire contro la libertร  umana. Nondimeno, il racconto ci fa capire che Egli รจ in grado di salvare i peccatori grazie allโ€™intercessione dei giusti. Vengono in mente quelle drammatiche parole che disse la Santa Vergine ai Pastorelli di Fatima, ai quali aveva mostrato lโ€™inferno: ยซPregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori, perchรฉ molte anime vanno allโ€™inferno, perchรฉ non cโ€™รจ chi si sacrifica e prega per loroยป.

รˆ una parola dura ed esigente anche quella del vangelo di oggi, in cui Gesรน chiede, a chi intende seguirlo, una disponibilitร  di base ad abbandonare ogni sicurezza, anche quella rappresentata da una dimora stabile o dai legami familiari.

I testi di oggi ci ricordano che la vita รจ sรฌ un dono meraviglioso, ma anche una realtร  molto seria. Non รจ una favola con un lieto fine giร  scritto! Il lieto fine dipende da noi, perchรฉ โ€“ come scriveva santโ€™Agostino โ€“ โ€œDio che ci ha creato senza di noi, non puรฒ salvarci senza di noiโ€ [โ€‹Cf. Sermo CLXIX, 13]. Possiamo certamente credere a un lieto fine se ci sforziamo di mettere Dio al primo posto, se torniamo a Lui con cuore pentito, se crediamo al suo amore per noi.

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Come la rugiada del mattino rinfresca i fiori e lโ€™erba, il Salmo di oggi, il 102, dona refrigerio al cuore, proclamando la bontร  e la tenerezza di Dio per quanti lo temono: ยซMisericordioso e pietoso รจ il Signore, lento allโ€™ira e grande nellโ€™amore!ยป.ย 

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