don Francesco Pedrazzi – Commento al Vangelo del 27 Gennaio 2022

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IN SINU JESU

Davide vorrebbe costruire una casa per il Signore, ma il Signore fa sapere al re, tramite il profeta, che Egli stesso gli edificherà una casa. Questa profezia si è realizzata con la venuta di Cristo e soprattutto con la Santissima Eucaristia, il Sacramento del suo Amore. Questa è la Tenda di Dio fra gli uomini, dove Dio dimora perché noi possiamo dimorare in Lui, per avere in noi la pienezza dei suoi doni nello Spirito Santo. Come ha detto Gesù ai suoi discepoli: se uno lo ama il Padre lo amerà e prenderà dimora con il Figlio presso di lui (cfr. Gv 14,23).

Il primo passo è il silenzio e l’ascolto di Gesù che parla al nostro cuore. È una grande responsabilità! Se manca questo manca tutto. Gesù lo dice nel Vangelo di oggi: «Fate attenzione a “come ascoltate” (CEI ’74). Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha». Se abbiamo ricevuto in dono la fede e altri talenti spirituali ma non ascoltiamo, non permettiamo a Gesù di dimorare in noi e non possiamo vivere nella sua amicizia. E l’amicizia con Gesù è sorgente di pace e fortezza. È tutto per noi. Il resto è secondario, come ha detto Gesù stesso a un monaco benedettino. Le sue parole sono state riportate in un diario, approvato dal suo Vescovo, e pubblicato in forma anonima con il titolo In Sinu Jesu:

«Mettimi al primo posto – dice Gesù – Metti la mia amicizia prima di tutto. Non puoi vivere senza la mia amicizia. … Cerca il mio volto in ogni momento in ogni cosa. Cerca il mio cuore aperto presente nel Sacramento del mio amore. … Conversa con me. ASCOLTAMI. Rimani in mia presenza. Sappi in ogni momento i miei occhi si posano su di te. Il mio cuore è, in ogni momento, pronto ad accoglierti. Desidero la tua presenza. Voglio l’attenzione del tuo cuore. Voglio la tua amicizia in risposta l’amicizia che io ti ho offerto. … Non ti chiedo di essere fedele a un ideale.

Ti chiedo solo di essere mio amico e di vivere in ogni momento della grazia della mia amicizia divina. Tutto il resto seguirà. La perfezione è il frutto dell’amicizia con me, non un prerequisito ad essa. … La mia amicizia è puro dono. È il dono del mio Sacro Cuore io la offro liberamente. Così poche anime comprendono questo punto! Tu sei santificato vivendo nella mia amicizia. Tutto il resto è secondario» (Un monaco benedettino, In Sinu Jesu. Quando il Signore parla al cuore. Il diario di un sacerdote in preghiera, Ancilla, pp. 26-29)  

O Maria, Madre dell’Amore, insegnaci a dimorare continuamente nel Cuore di Gesù tuo Figlio. Amen.

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