Il biblista don Fabio Rosini commenta il Vangelo di domenica 22 Dicembre 2019 – Quarta domenica di Avvento, da Radio Vaticana, e dalle pagine di Famiglia Cristiana.
Giuseppe ha creduto alle antiche promesse
ยซGiuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa.
Infatti il bambino che รจ generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darร alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesรน: egli infatti salverร il suo popolo dai suoi peccatiยป.
Lโincarnazione del Figlio di Dio viene raccontata nel Vangelo di questa domenica nella prospettiva di un atto di discernimento, quello della decisione di Giuseppe. Le nostre esistenze sono tracciate dalle decisioni. La vita impone la sfida delle opzioni e alcune sono drammatiche come quella in questione. Cosa deve fare Giuseppe con la sua promessa sposa incinta? Di fronte a una gravidanza ordinaria, la decisione era ovvia: era costretto โ dalle norme ebraiche โ a riutarla. Ma lui conosce Maria e non riesce a convincersi che sia stata disonesta. Le decisioni serie non sono tra il bene e il male. Se fosse cosรฌ, sarebbero tutte facili. Ma la vera scelta รจ sempre tra due cose che sembrano entrambe buone o, come in questo caso, entrambe cattive. Non sembra giusto esporre Maria al rischio di essere lapidata, nรฉ si puรฒ ignorare la sua gravidanza. Giuseppe sembra in un vicolo cieco. I veri problemi sono di questo tipo.
Oggi ci sono tanti giovani che faticano a prendere decisioni definitive. Mancano i parametri perchรฉ il tessuto della nostra societร รจ relativistico. Sembra titanico provare a decidere. Si temono spesso cose che non sono affatto rischiose, mentre si difendono ipotesi che non sono realmente plausibili. E cโรจ chi a quarantโanni deve ancora capire cosa farร da grande.
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Giuseppe, da parte sua, non poteva denunciare Maria senza sentire che stava commettendo un errore. Cโera una via di mezzo? ร cosรฌ che ci si muove spesso, sperando di far contenti tutti e finendo nellโimmobilismo. Giuseppe decide di rifiutare in segreto la sua sposa, in modo che non debba subirne conseguenze. La nostra generazione di maschi รจ un poโ cosรฌ: cercano di mantenere aperte tutte le opzioni cercando di far felici tutti (specialmente sรฉ stessi) e alla fine mancano di virilitร e di feconditร , in mediocre stato di stagnazione.
FEDE IN UN SOGNO
Come esce Giuseppe dal dilemma? Con un sogno. Non va dimenticato che Adamo nel sonno perse una costola e scoprรฌ di avere una sposa. ร curioso: per consentire a Dio di agire รจ necessario il sonno, la debolezza. La parola โsognoโ รจ usata per cose idilliache, frutto della nostra immaginazione. Ma credere in un sogno รจ spesso credere nella bellezza. Giuseppe risolve il suo dilemma credendo in qualcosa che รจ piรน bello, piรน buono, piรน nobile. Credendo allโopera di Dio. ร lo Spirito Santo che ha operato in questa situazione: ciรฒ che sta accadendo รจ immenso, รจ infinito, cambierร la storia. Giuseppe passa dalle soluzioni mediocri alla fede nel compimento delle antiche promesse. Ma come puรฒ sopravvivere un matrimonio se i coniugi non obbediscono al sogno che li ha fatti partire? Come si puรฒ rimanere fedeli a una vocazione senza obbedienza allโintuito piรน nobile del cuore? Come possiamo edificare la Chiesa se non ci apriamo e non lasciamo che il Signore agisca secondo i suoi disegni? Come possiamo sperare di fare qualcosa di utile in questo mondo se non crediamo nel Bene? Giuseppe ha creduto a una cosa meravigliosa. Non si รจ sbagliato.
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di don Fabio Rosini
