don Ezechiele Pasotti commenta il Vangelo del 29 novembre 2015

Nella prima Domenica di Avvento la liturgia ci presenta il Vangelo in cui Gesù parla ai discepoli degli ultimi tempi, quando Lui tornerà con grande potenza e gloria. “Vi saran­no segni nel sole, nella luna e nelle stelle – afferma – e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti”. Quindi aggiunge:  

“Quando cominceranno ad accadere queste cose, risol­levatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”.

Su questo brano evangelico, ascoltiamo il commento di don Ezechiele Pasotti, prefetto agli studi nel Collegio Diocesano missionario “Redemptoris Mater” di Roma:

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[ads2]L’uomo cerca la pace, ma non sa proprio come raggiungerla. Per la paura che ha della morte, resta schiavo del demonio, il signore della guerra, della violenza, di ogni terrorismo, di gelosie e contese e che lo spinge ogni giorno al male. Già la Lettera di Barnaba, agli inizi del II secolo, osservava amaramente: “I tempi sono cattivi e spadroneggia il Maligno con la sua attività diabolica”. Ci riteniamo troppo intelligenti per parlare di demonio, anche davanti alla tragedia di questi giorni: non per averne paura – Cristo lo ha vinto –, ma per non esserne vittime! Vogliamo la pace, ma facciamo la guerra. Il Vangelo di oggi apre una finestra su ciò che ci attende e le previsioni sono da bollettino di guerra, con lo sconvolgimento dell’universo intero! Già da qualche tempo si parla di “post-umano”, o “trans-umano”: l’uomo ha messo le mani sull’albero della vita; sembra avere tra le mani una tecnologia con cui “ricreare se stesso a propria immagine”, non importa se la persona scompare, se l’anima è bandita, cancellata… Il “post-umano” non guarda più a Dio che ha creato l’uomo a sua immagine, non vuole neppure sentir parlare di Dio. E’ figlio della filosofia di Nietzsche: “L’uomo può essere oltrepassato… Spezzate, spezzate le tavole…”, diceva. A quest’uomo resta solo la tecnica, capace di costruire macchine, macchine di morte. Il Vangelo oggi, con molta forza ci dice: “State attenti a voi stessi”, perché chi cancella Dio, cancella l’uomo. Il tempo di Avvento annuncia che Dio viene, viene per amare, per salvare l’uomo da se stesso: “Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina” (Lc 21,28).

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