Don Donato della Pietra – Commento al Vangelo di domenica 23 Giugno 2024

Domenica 23 Giugno 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 4, 35-41

Data:

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Nel caldo afoso e bollente di questi giorni in cui tutti desideriamo di stare in riva o nelle onde piacevoli del mare, il Signore Gesรน viene a visitare il nostro Mare di Galilea, alla soglia della riva della nostra vita diventata ormai frenetica e titubante.

Il Maestro โ€“ lโ€™unico e vero Maestro e Salvatore in un mondo che ci propone tanti falsi maestri e salvatori, come calciatori, cantanti, superstar, tiktoker ecc. โ€“ ci invita a passare allโ€™altra riva: la riva della fede che porta alla salvezza. Molte volte il Signore si addormenta come ha fatto sulla barca, e lo fa per metterci alla prova ma non oltre le nostre forze. Il Signore viene a saggiare la nostra fede per vedere se รจ vera, viene a raschiare il nostro cuore.

Purtroppo lโ€™uomo, nella sua fragilitร , non risponde a questo invito. Crede che Dio sia un mago, che vuole tutto e subito da Lui, si pone tanti โ€œperchรฉโ€ e si crea โ€œun vangelo secondo meโ€. Ed ecco che come i discepoli anchโ€™egli domanda al Signore: ยซMaestro, non t’importa che siamo perduti?ยป. Alla fine, si perdono dietro ai fantomatici, agli strateghi e agli idoli. โ€œDio non รจ il tappabuchi dei nostri bisogni, non รจ colui che possiamo utilizzare per colmare le nostre insufficienze. รˆ proprio di una religiositร  infantile e primitiva voler piegare Dio alle necessitร  del momento. รˆ proprio della religiositร  matura lasciare che Dio sia Dioโ€ (K. Barth).

E proprio quando stiamo per affondare o per cadere dalla nostra barca, Gesรน calma le tempeste e i venti della nostra vita, che sono inevitabili. Infatti, lโ€™Imitazione di Cristo, un libro spirituale del Medioevo, ci ammonisce: โ€œLa croce รจ sempre pronta e ti aspetta dovunqueโ€. E ancora una volta il Maestro ci riprende a fin di bene: ยซTaci, calmati! Perchรฉ avete paura? Non avete ancora fede?ยป.

Aggrapparci ai pali e alle vele della barca di Dio, aggrapparci a lui tutti i giorni, non soltanto quando ne avremo bisogno. Aggrapparci a Colui che porta bonaccia alla nostra vita. Forse non ce ne accorgiamo, ma le nostre preghiere di domanda sono espressione di una fede ancora giovane e molto imperfetta e che chiede miracoli. Sembra quasi che Gesรน, nel testo di Marco, spinga i discepoli di ogni tempo a una purificazione della loro fede e dellโ€™immagine di Dio che la fonda: il Dio del vero credente sta oltre il mondo degli interessi e delle sue leggi e quindi non puรฒ essere raggiunto solo a partire da questo mondo.

Perchรฉ sembri che Dio dorma, ma in effetti non dorme. Lui รจ sempre sveglio, รจ sempre accanto a noi! Un giorno Padre Pio chiese a Gesรน: โ€œSignore dovโ€™eri quando il Maligno si scatenava su di me?โ€. E il Signore gli rispose: โ€œNon me ne ero mai andato, sono stato sempre accanto a te a difenderti, a proteggerti, a combattere con lโ€™aiuto del mio angelo!โ€.

Scriveva S. Ambrogioโ€œNoi siamo dunque soggetti alle tempeste scatenate dallo spirito del male; ma, come dei bravi marinai vigilanti, chiamiamo il pilota addormentato. Anche i piloti perรฒ sono di solito in pericolo. E a quale pilota dovremo allora rivolgerci? A quello che non รจ soverchiato dai venti ma li comanda, a colui del quale sta scritto: โ€œSvegliatevi, sgridรฒ il vento e i fluttiโ€. Che vuol dire โ€œsvegliatosiโ€? vuol dire che riposava: ma riposava con il suo corpo, mentre il suo spirito era immerso nel mistero della divinitร . Ebbene, laddove cโ€™รจ la Sapienza e la Parola, niente viene fatto sena la Parola, niente senza la prudenzaโ€.

Gesรน รจ la vera pace, รจ colui che porta pace ai nostri flutti agitati: la vita, lโ€™anima, il cuore, la mente. Cโ€™รจ urgente bisogno di mettere in praticaย piรน laย Parola e meno parole, fare piรน funzioni e meno finzioni.ย Tutto ciรฒ attraverso la preghiera e le invocazioni che sgorgano dal nostro cuore.Perchรฉ la fede รจ essere afferrati da ciรฒ che ci riguarda incondizionatamente.

Lโ€™uomo รจ come ogni essere vivente, turbato dalla preoccupazione per quelle cose che condizionano la sua vita come il cibo, la casa, il lavoro, lo sport, bisogni sociali e politici ecc. Invece la fede รจ lโ€™atto piรน profondo e piรน completo di tutto lo spirito umano, di tutta la persona. E tutte le funzioni dellโ€™uomo sono riunite nellโ€™atto di fede. ย โ€œLui deve crescere; io, invece, diminuireโ€ (cfr. Giovanni Battista in Gv 3,30).

Solo davanti al Maestro si infrangerร  lโ€™orgoglio delle nostre onde agitate. Cosicchรฉ anche noi possiamo lodare il Signore con il Salmo 106โ€œAl vedere la bonaccia essi gioirono, ed egli li condusse al porto sospirato. Ringrazino il Signore per il suo amore, per le sue meraviglie a favore degli uominiโ€.

รˆ bello e simpatico pensare anche che il Signore Gesรน possa essere paragonato a due marinai della nostra infanzia o adolescenza:ย Braccio di ferro e Rubber cappello di pagliaย del manga animato One Piece. Essi difendono dal male le proprie barche e le persone care con la loro forza soprannaturale: Braccio di ferro con gli spinaci e Rubber con i suoi poteri di gomma.

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E cosรฌ fa Gesรน con noi: ci difende con la propria forza, e cioรจ la croce e la risurrezione, come fa un capitano della barca, perchรฉ egli ci ama fino alla fine, senza se e senza ma, nonostante tutto e tutti! Egli ama la nostra vita che ci ha donato. Ogni volta รจ mistero pasquale quando lui ci prende per mano e ci rialza, attraverso lโ€™arte del ricominciare e della buona battaglia della fede.

Alla fine cantare come Pino Daniele: โ€œChe c’รจ di male se chiudo gli occhi ed insieme a te sto cosรฌ beneโ€. Sรฌ, chiudere gli occhi sulla barca della nostra vita, proprio come fece Gesรน, e pensare a lui ci fa stare davvero bene! Infatti, come scriveva il neo Venerabile Padre Isaia Columbro: โ€œCerchiamo sempre di stare uniti a Gesรน, alla Madonna e ai Santi. Specialmente la Santa Messa e la Santa Comunione sono la nostra barca di salvezzaโ€.

PS. Vi invito a vedere su YouTube il bellissimo episodio della tempesta sedata della serie animataย โ€œGesรน, un regno senza confiniโ€.

A cura di don Donato della Pietra.

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