don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 9 Gennaio 2025

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Hai mai visto una situazione in cui un gruppo di amici, magari davanti a un problema, si ritrova a litigare per colpa della paura? Pensiamo al momento in cui la corrente salta durante una festa: tutti si bloccano.

Qualcuno accende la torcia del telefono, ma cโ€™รจ sempre chi resta immobile, paralizzato dal buio. รˆ quello che succede ai discepoli nel brano di oggi: sono sulla barca, in mezzo al lago, di notte. Il vento รจ forte, e la paura li fa sentire soli, anche se sono insieme.

Quante volte anche noi ci sentiamo cosรฌ? Navi nel buio. Ci convinciamo che ce la dobbiamo fare da soli, e quando la tempesta si alza, smettiamo di guardare gli altri per paura di sembrare deboli. Marco racconta che Gesรน li raggiunge camminando sulle acque.

E cosa fanno i discepoli? Urlano, pensando sia un fantasma. Curioso, no? Quel Gesรน che avevano appena visto moltiplicare i pani diventa per loro una minaccia. Perchรฉ quando siamo nel caos, perfino lโ€™aiuto puรฒ sembrarci strano, perfino lโ€™amore puรฒ spaventarci.

Il Natale che abbiamo appena celebrato ci parla di un Dio che sceglie di entrare nella nostra vita come un bambino. Pensa a quanto รจ vulnerabile un neonato: non puรฒ camminare sulle acque, non fa miracoli clamorosi. Eppure, nel Natale, Dio si mostra cosรฌ: come qualcuno che puoi accogliere o rifiutare. Nel brano di Marco, Gesรน sale sulla barca e il vento si calma. Non serve che risolva tutto subito, basta la sua presenza per cambiare la realtร .

San Giovanni Crisostomo scrive che โ€œla paura รจ la radice dellโ€™incredulitร .โ€ Non crediamo perchรฉ abbiamo paura di lasciarci andare. รˆ come in amicizia o in amore: quante volte non diciamo quello che proviamo, non chiediamo scusa o non diamo fiducia, per paura di essere respinti?

E tu, cosa fai quando ti senti nella tempesta? Ti chiudi, sperando che passi da sola, o sei pronto a riconoscere chi vuole salire sulla tua barca per calmare il vento?

Forse, il vero miracolo non รจ camminare sulle acque, ma accettare di non doverle affrontare da solo.

don Domenico Bruno

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