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don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 4 Aprile 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 24, 35-48

Il Risorto anticipa sempre le nostre mosse. Infatti, mentre i discepoli di Emmaus avevano fatto esperienza di Cristo risorto ed erano tornati a Gerusalemme per raccontare agli altri discepoli quanto era loro successo, ecco che Gesù in persona stette in mezzo a loro.

Quando il Signore lo desideriamo fortemente e ci raduniamo nel suo nome Lui è vivo e vero in mezzo a noi. Questo già dice che la fede non è un atto intimistico e da vivere singolarmente: Gesù si manifesta quando stiamo insieme ed è Lui stesso che ci tiene insieme. Pensiamo alla Chiesa che dura da duemila anni, non certo per le scarse e discutibili capacità umane, ma per la potenza dello Spirito del Risorto!

Un altro momento che Gesù risorto anticipa è riconoscere il sentimento che i discepoli hanno nel vederlo: hanno timore. Il Signore allora li invita a non temere, perché è lui in carne e ossa, e mostra le piaghe e mangia con loro, cose che un fantasma non farebbe mai.

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A conferma di tutto questo, spiega le parole che disse prima di morire, cioè a dire che la sua Parola è vera, le sue promesse sono realizzate.

Se questo è successo davvero per chi si è fidato di Gesù eppure non lo ha subito creduto e riconosciuto, tanto più potrà accadere ancora oggi per quanti, sebbene con qualche dubbio, decidono di fidarsi del Signore.

Dio è vivo, e ci chiama a vivere una vita nuova ed eterna con Lui!

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