don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 30 Ottobre 2023

Commento al brano del Vangelo di: ✝ Lc 12,35-38

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“Era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta.”

Il senso del peccato è in questa frase. Gesù quando guarisce lo fa sollevandoci da noi stessi. Il peccato, infatti, ci porta a credere che dobbiamo fare forza solo su noi stessi, che possiamo vivere senza l’aiuto di nessuno e che Dio ha troppo a cui pensare per questo spesso si dimentica di noi.

Ma può un padre dimenticarsi di un figlio? Forse il padre detta tempi differenti a quelli che un figlio si aspetta, ma conosce le necessità del suo erede.

Non siamo nati per vivere da soli, non a caso ci siamo costituiti naturalmente in società, cioè insieme di persone che collaborano per vivere. Ripiegarsi su se stessi significa non tener conto di chi e di cosa abbiamo davanti a noi e spesso impone una visione distorta della realtà. Questo è il motivo per cui tante volte quando ci concentriamo sui nostri problemi crediamo che siano i più gravi al mondo, ma magari non lo sono per davvero. Oppure si arriva a pensare in modo egoistico che dobbiamo salvarci prima noi e poi si pensa agli altri.

L’esempio di Gesù che, in quanto cristiani, siamo chiamati a imitare facendolo nostro è proprio quello di dare la propria vita per la salvezza di tutti. Gesù non è sceso dalla croce per salvare se stesso, ma per amore ha continuato a pregare il Padre affinché fosse fatta la Sua volontà e non la propria, in virtù del fatto che un padre sa di cosa ci sia davvero bisogno.

Gesù è accusato di guarire una donna che il peccato costringeva a guardare solo se stessa, e lo fa perché attraverso quella donna si compisse la volontà di Dio… dimostrare la grandezza dell’amore e portare il Cristo sempre più vicino al Calvario per il bene di tutti!

Inoltre, Gesù salva in giorno di sabato, trasgredendo a una regola sterile. Sterile perché non porta salvezza se non guarda il bene da compiere e la liberazione degli uomini. Che senso ha obbedire a una regola, che ci fregiamo difinire addirittura “divina”, quando è solo operatrice di morte?

Che senso ha una guerra definita “santa” ma che tutto distrugge nel nome di Dio che, invece, è amore e vita?

Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE