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don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 21 Febbraio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Lc 11, 29-32

C’è una differenza tra la regina del Sud e gli abitanti di Ninive: la prima condanna gli uomini nel giorno del giudizio solo per aver ascoltato Salomone, che per quanto saggio e ispirato resta un uomo e di lei non si parla di conversione. Invece, Ninive si converte perché ha fatto propria la predicazione di Giona il quale cercava un segno ed è stato capace di essere lui stesso segno per il suo popolo. Che significa?

Spesso ascoltiamo tanti predicatori che sanno parlare anche bene, ma non scaldano il cuore perché sono solo ripetitori di un sentito dire, e poi ci sono persone che si lasciano, non solo raggiungere dalla Parola, ma anche cambiare e fanno della loro vita un esempio concreto di fede vissuta.

Questa testimonianza insieme alla predicazione assume un potenziale di conversione maggiore. È questo che permette di diventare segni tangibili e visibili del divino che ci abita.

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Il problema di oggi è che ci sono molti predicatori e pochi convertiti.

Per questa Quaresima chiedi al Signore di poter convertire radicalmente la tua vita affinché possa essere segno e testimonianza per i tuoi fratelli e sorelle.

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