don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 16 Ottobre 2022

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Una vedova indifesa e caparbia si rivolge con una certa frequenza a un giudice che puรฒ aiutarla. Questa richiesta protratta nel tempo รจ diventata per il giudice occasione di qualche turbamento e fastidio, nonostante abbia il poter di risolvere la questione, si rifiuta sistematicamente di essere coinvolto.ย 

Eppure in tanta disonestร  cโ€™รจ un dato da cogliere: il testo annota che il giudice โ€œdisse tra sรฉโ€; parla con se stesso! Vorrebbe affermare la sua personale libertร  dโ€™azione, fondata su un senso di autonomia sfacciato ed egoistico, subito dopo perรฒ si rende conto che non รจ cosรฌ indipendente e autonomo come avrebbe voluto. Che gli piaccia o no, lโ€™esistenza della vedova limita notevolmente la sua presunta libertร .ย 

Il Vangelo di oggi รจ un invito a ridefinire in modo cristiano i nostri stili di vita e le nostre convinzioni, ci mette in guardia dal narcisistico ripiegamento su noi stessi, ci difende dallโ€™incapacitร  di cogliere la presenza dellโ€™altro come un dono. Ci fa capire che la nostra individualitร  raggiunge la sua pienezza e il suo compimento solo quando รจ totalmente aperta allโ€™altro.ย 

  • Maturitร  di fede non significa forse riconoscere lโ€™Altro per eccellenza?

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