Una vedova indifesa e caparbia si rivolge con una certa frequenza a un giudice che puรฒ aiutarla. Questa richiesta protratta nel tempo รจ diventata per il giudice occasione di qualche turbamento e fastidio, nonostante abbia il poter di risolvere la questione, si rifiuta sistematicamente di essere coinvolto.ย
Eppure in tanta disonestร cโรจ un dato da cogliere: il testo annota che il giudice โdisse tra sรฉโ; parla con se stesso! Vorrebbe affermare la sua personale libertร dโazione, fondata su un senso di autonomia sfacciato ed egoistico, subito dopo perรฒ si rende conto che non รจ cosรฌ indipendente e autonomo come avrebbe voluto. Che gli piaccia o no, lโesistenza della vedova limita notevolmente la sua presunta libertร .ย
Il Vangelo di oggi รจ un invito a ridefinire in modo cristiano i nostri stili di vita e le nostre convinzioni, ci mette in guardia dal narcisistico ripiegamento su noi stessi, ci difende dallโincapacitร di cogliere la presenza dellโaltro come un dono. Ci fa capire che la nostra individualitร raggiunge la sua pienezza e il suo compimento solo quando รจ totalmente aperta allโaltro.ย
- Maturitร di fede non significa forse riconoscere lโAltro per eccellenza?
Fonte: il blog di don Domenico | Unisciti al suo canale Telegram @annunciatedaitetti oppure clicca QUI |Visita anche il suo canale YOUTUBE
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