don Domenico Bruno – Commento al Vangelo del 16 Febbraio 2023

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Siamo solo al capitolo 8 di Marco e Gesรน giร  spoilera ai suoi discepoli quale sarร  la sua fine. Pietro lo rimprovera perchรฉ non accetta che i piani del Signore vadano in quel modo. Pietro ci somiglia: anche noi ci ritroviamo a rimproverare il Signore quando le cose non vanno come vorremmo noi, perchรฉ temiamo il dolore e vorremmo evitarlo.

Pietro non vuole che Gesรน soffra perchรฉ sta scommettendo tutta la sua vita su di Lui e non accetta che debba morire. Pietro fa lโ€™errore che spesso fa la maggior parte dei cristiani: fermarsi alla morte di Cristo dimenticando che cโ€™รจ stata una risurrezione, che quella risurrezione รจ anche per noi e che quellโ€™evento di passione, morte e risurrezione รจ il fondamento della nostra salvezza.

Pietro cade nella tentazione dellโ€™egoismo: non vuole che Gesรน muoia perchรฉ altrimenti sarebbe visto come un fallito e anche lui farebbe cattiva figura. Pietro si preoccupa di se stesso e non realizza che Gesรน abbia parlato anche di risurrezione, forse perchรฉ รจ un concetto irrazionale come lo รจ anche per noi oggi. Il tentatore ci spinge ad ascoltare quello che vogliamo e a ripiegarci su noi stessi e basta. Ecco perchรฉ Gesรน lo chiama Satana!

Un uomo non nasce forte, ma lo diventa dopo molte prove.

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