don Dario Gervasi – Commento al Vangelo di domenica 21 dicembre 2025 – per bambini

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“Si destò dal sogno… fece come gli aveva ordinato l’angelo”

Carissimi Bambini bentrovati,
siamo ormai molto vicini alle feste del Natale. Immagino che in molti avete preparato in casa gli addobbi e anche un bel presepe. Oggi il vangelo ci aiuta a meditare proprio su uno dei personaggi più importanti del presepe, dopo Gesù e Maria, su S. Giuseppe!

Spesso San Giuseppe è raffigurato con un bastone, accanto al bambino Gesù.  Giuseppe aveva una grande missione, quella di proteggere il Figlio del Dio vivente e sua Madre Maria. Gesù era nato in un modo unico in tutta la storia: veniva direttamente dal Cielo nel grembo della mamma. All’inizio per Giuseppe non è stato facile capirlo. Era molto pensieroso. Dio per aiutarlo a capire, gli mandò in sogno un angelo per dirgli cosa fare. Credo che sia stato il sogno più bello della sua vita. Quando si alzò era un’altra persona, pronto a fare grandi cose e affrontare grandi difficoltà pur di preparare tutto per Gesù, il Salvatore che veniva nel mondo.

Quando si tratta di cose molto grandi il Signore le fa capire anche attraverso i sogni, oppure attraverso delle ispirazioni, insomma fa di tutto per aiutarci a comprendere i suoi piani per noi.   Anche molti personaggi della Bibbia e diversi santi e sante hanno avuto sogni molto importanti. Per esempio i re Magi fanno un sogno per capire tramite quale strada tornare a casa dopo aver visto Gesù bambino.

Santa Maria Domenica Mazzarello è stata una santa che ha avuto una bella visione per essere aiutata a capire come fare la volontà di Dio. Un giorno si mise a camminare per le vie del paese di Borgo Alto. All’improvviso le apparve, davanti agli occhi, un grande palazzo che sembrava essere un collegio con numerose ragazze. Pensando di avere una allucinazione, si fermò a guardare con grande stupore pensando tra sé: “Come è possibile questo? qui fino a ieri non c’erano palazzi così grandi, come è possibile quello che vedo? Che succede? E sentì una voce che le diceva: A te le affido! La visione scomparve subito dopo e Maria Domenica non vide altro che i soliti campi. Ne parlò subito con sacerdote che le disse di non pensarci più. Ma Domenica Maria non smise di pensare un modo per aiutare le ragazze povere. Solo dopo alcuni anni comprese il senso della visione quando vide sorgere la prima casa delle Figlie di Maria Ausiliatrice proprio in quel luogo ove aveva visto quel grande palazzo! Dio aveva rivelato a quella giovane che avrebbe guidato tante suore nel servizio alle ragazze più sfortunate!

E noi cosa possiamo fare in questo Natale? credo che anche noi possiamo darci da fare, come San Giuseppe per preparare la festa della Nascita del Salvatore. Oggi in molte parrocchie c’è la bella consuetudine di benedire i piccoli Bambinelli che verranno messi nei presepi delle case. Anche questo piccolo gesto può essere un modo di prepararci alla prossima festa del Natale.

Si racconta che S. Francesco, verso la fine della sua vita, nel 1223, volesse preparare in modo speciale il Natale. Si era recato con i suoi compagni in un caratteristico paese di montagna, a Greggio, vicino la cittadina di Rieti. Aveva parlato con un suo amico, un cavaliere di nome Giovanni, per organizzare un presepe molto commovente. S. Francesco voleva vedere la scena della nascita del Signore. Per questo ideò un presepe vivente chiedendo a uomini e donne di Greggio di fare i personaggi di quel grande evento. Tutto si svolse in una grotta non lontana dal paese. Il bue, l’asinello, Maria, Giuseppe, gli zampognari, tanti uomini e donne del paese che venivano con le torce per illuminare quella notte santa… Fra i canti e le preghiere San Francesco lesse il santo Vangelo e tanto era commosso riempendosi la bocca di voce e di tenero affetto ogni volta che pronunciava il nome del Bambino di Betlemme. Ma la cosa che più commosse fu che a qualcuno parve di vedere in una tenera luce apparire lo stesso bambino Gesù come un fanciullino che giaceva privo di vita, e Francesco avvicinarglisi e destarlo da quella specie di sonno profondo.  Tutti tornarono a casa felici in quella notte per aver sentito così da vicino l’amore di Dio che si fa uomo e soprattutto, come racconta Fra Tommaso da Celano: “Per mezzo del suo santo servo Francesco, il fanciullo Gesù fu risuscitato nel cuore di molti, che l’avevano dimenticato” (cfr. Vita Prima di Tommaso da Celano, n. 470)

Fu veramente un bel Natale quello del 1223. Ma anche noi possiamo darci da fare perché quello di questo anno 2025 sia un Natale bellissimo e possiamo tutti sentire il Bambino Gesù risvegliarsi nel nostro cuore. Lui, l’Emmanuele, il Dio con noi, è venuto nel mondo anche attraverso l’umile servizio di San Giuseppe che ha obbedito alla voce che gli era stata rivolta nel sonno.
Possa venire anche nelle nostre case in questo santo Natale che ci attende.

Buona preparazione cari bambini, Don Dario

Fonte

Chi è Don Dario GERVASI

Clero Romano – nato a ROMA, il 9 maggio 1968 nazionalità italiana   ordinato Presbitero il 22 maggio 1994 in San Pietro in Vaticano – ROMA per la Diocesi di ROMA residente Clero secolare opera nella Diocesi di ROMA   Viale Bruno Rizzieri 120 – 00173 ROMA tel. e fax 06-72.12.980  Incarichi attuali: Parroco Santi Gioacchino ed Anna (Sett.: Est – Pref.: XX)

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