don Cristiano Mauri – Commento al Vangelo del 16 Settembre 2019

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Ascolto E Sguardo

Il commento al Vangelo del giorno di don Cristiano Mauri

Sapersi e considerarsi indegno. Osare chiedere con umile convinzione.
Il colpo da maestro del centurione sta tutto nel tenere insieme le due cose, con un eccesso di confidenza in un Bene che non vuole conoscere limitazioni.

Bel tipo il soldato, che tira senza riguardo la bontร  di Gesรน con unโ€™impertinenza quasi bambina.
Prima lo prende per la gola smontando la logica del merito su cui i primi delegati avevano fatto leva.
Poi affonda il colpo chiedendo in dono solo una parola.

E io me li immagino gli occhi innamorati di Gesรน che si rispecchiano nel centurione riconoscendosi in pieno.
Cosรฌ, il miracolo non รจ un premio al centurione esemplare, รจ la conferma, invece, che quellโ€™uomo su Dio cโ€™aveva visto giusto e viveva di conseguenza.

Qui cโ€™รจ il cuore della vita cristiana: guardare negli occhi la bontร  di Dio e farne un criterio di vita, coi piedi saldi nella propria umanitร  povera e inadeguata.
Credere al Vangelo รจ avere il coraggio di dire e dirsi che il bene di Dio non guarda il curriculum.
Dalle sue parti niente meritocrazie, tutta grazia.

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Il fatto รจ che non si puรฒ credere a un Dio cosรฌ senza riversare la stessa abbondanza di bene su ogni uomo e ogni donna che si incontra, senza distinguo, senza classifiche, senza limitazioni.
Che da cristiani si รจ tanto il figlio minore cui il padre rimette il vestito bello e lโ€™anello al dito, quanto il Figlio che per amore dei fratelli finisce spogliato di ogni cosa.

Fonte: il sito di don Cristiano.

Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.

Neanche in Israele ho trovato una fede cosรฌ grande.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 7, 1-10

In quel tempo, Gesรน, quando ebbe terminato di rivolgere tutte le sue parole al popolo che stava in ascolto, entrรฒ in Cafร rnao.
Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l’aveva molto caro. Perciรฒ, avendo udito parlare di Gesรน, gli mandรฒ alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. Costoro, giunti da Gesรน, lo supplicavano con insistenza: ยซEgli merita che tu gli conceda quello che chiede – dicevano โ€“, perchรฉ ama il nostro popolo ed รจ stato lui a costruirci la sinagogaยป.
Gesรน si incamminรฒ con loro. Non era ormai molto distante dalla casa, quando il centurione mandรฒ alcuni amici a dirgli: ยซSignore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto; per questo io stesso non mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di’ una parola e il mio servo sarร  guarito. Anch’io infatti sono nella condizione di subalterno e ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo faยป.
All’udire questo, Gesรน lo ammirรฒ e, volgendosi alla folla che lo seguiva, disse: ยซIo vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede cosรฌ grande!ยป. E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.

Parola del Signore

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