Lasciarti andare.
Il commento al Vangelo del giorno di don Cristiano Mauri.
Ci troviamo allโinterno del grande discorso che Gesรน fa ai discepoli nel corso dellโultima cena e, dopo averlo giร affrontato nel capitolo 14, Giovanni riporta lโattenzione sul tema dellโimminente partenza del Maestro.
Il suo ritorno al Padre dร il via a un tempo nuovo in cui il rapporto con lui non sarร piรน immediato e dunque occorre un insegnamento specifico che sostenga i discepoli.
Il sentimento predominante รจ la tristezza e lโatteggiamento prevalente dei discepoli รจ il silenzio, come anche Gesรน fa notare sottolineando la loro passivitร .
Dโaltra parte sono proprio le sue parole ad averli lasciati tramortiti, preannunciando la sua assenza e le persecuzioni future che dovranno affrontare. Il disorientamento รจ segno della sinceritร del loro affidamento: hanno confidato in lui e nella sua guida, gli vogliono troppo bene, come faranno senza?
La situazione futura dei discepoli diventa lโoggetto delle parole di Gesรน che, immediatamente e sorprendentemente, interpreta la propria morte in senso produttivo: la sua dipartita non sarร una perdita ma un guadagno, perciรฒ non cโรจ motivo dโessere tristi.
Il passaggio dalla Croce aprirร la strada al dono del Paraclito. Solo la presenza dello Spirito consentirร ai discepoli di comprendere pienamente il significato della venuta del Cristo.
Lโassenza di Gesรน sarร la condizione migliore per comprendere quelli che sono stati i giorni della sua presenza; cosรฌ il tempo post-pasquale sarร il tempo piรน propizio alla fede.
Il Paraclito non solo manterrร viva la memoria di Cristo, ma ne proseguirร anche la sua azione di giudizio sul mondo, da intendersi come svelamento dei cuori e denuncia delle incredulitร .
Il dono dello Spirito corroborerร la fede dei discepoli che si troveranno ad affrontare in prima persona le resistenze che il loro Maestro per primo ha incontrato.
Comprenderanno sempre piรน, grazie al Paraclito, la vera identitร degli accusatori di Cristo e la profonditร della loro incredulitร .
Riconosceranno che la giustizia stava dalla parte del Maestro, accolto e glorificato come giusto da Dio, non dalla parte di chi lo ha condannato.
Capiranno che non รจ stato Gesรน a soccombere sotto colpi del giudizio, bensรฌ il mondo che si รจ schierato dalla parte del male.
Grazie al Paraclito, allora, i discepoli potranno superare lo sconforto, andare oltre una lettura immediata della vicenda di Cristo come fallimentare e intuire di quale natura sia la sua salvezza.
Spunti per la riflessione sul testo.
ยซร bene per voi che io me ne vadaยป.
Girale come vuoi, ma queste sono parole crudeli. Se sono un tentativo di consolazione, Signore, non avresti potuto farne uno peggiore.
Come puoi chiamare ยซbeneยป la perdita di chi si ama? Come puoi?
Non senti il male che fanno le tue parole ai tuoi amici? Non sai che la tua mancanza non sarร mai colmata?
Chissร se le ha sentite anche tua madre quelle parole. Non oso immaginarlo. La spada che trafigge il suo cuore รจ stretta anche dalla tua mano?
Diโ loro che รจ necessario o inevitabile, piuttosto. Si aggrapperanno almeno al senso di ingiustizia, alla rabbia per il torto subito o allโidea di qualche disegno a loro sconosciuto.
Ma quanto รจ tremendo invece dire che la tua scomparsa รจ un bene?
ยซVerrร un altroยป, dici, che parlerร di te.
Ma chi si ama รจ sempre insostituibile. Tu lo sai.
Non lโhai forse sentito, davanti alla tomba del tuo fratello Lazzaro?
Stai chiedendo a loro, cosรฌ, di lasciarti andare.
Lasciarti andare.
ยซSmetti di toccarmiยป, dirai anche a Maddalena nel giardino della resurrezione.
La fede, Signore, credevo fosse accoglierti.
ร forse, invece, lasciarti sempre andare?
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