don Cristiano Mauri – Commento al Vangelo del 10 Settembre 2020

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ย Lasciare andare

Il commento al Vangelo del giorno di don Cristiano Mauri.

Note per la comprensione del brano.

Il nucleo di questa sezione del cosiddetto ยซDiscorso della pianuraยป del Gesรน di Luca รจ il comando dellโ€™amore, proposto in diverse declinazioni. I temi toccati sono sei: lโ€™amore per i nemici, il rifiuto della violenza, la regola aurea, lโ€™appello alla misericordia, la condanna del giudizio e lโ€™invito a donare.

Lโ€™amore per i nemici, tanto sullo sfondo dellโ€™etica giudaica che di quella greca, appare come una novitร  tipica di Gesรน, che caratterizza in modo molto forte il suo insegnamento e il comportamento dei discepoli della prima ora.

Va detto che al tempo di Luca e delle sue comunitร , i cristiani non soffrivano una vera persecuzione, se non nei termini di insulti e di dileggio. Molti vivevano anche una condizione sufficientemente agiata che spiega le indicazioni concrete date dallโ€™evangelista: pregare ma anche far del bene e sostenere economicamente.

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Usando il verbo agapรกo per indicare lโ€™amore, Luca raccoglie un insieme di significati: andare incontro al bisogno altrui in modo disinteressato; lโ€™attesa della risposta dellโ€™amato nel primo innamoramento; la conoscenza secondo lโ€™amore; il rispetto della personalitร  altrui.

Un termine denso e ricco al quale affianca anche una revisione del concetto di reciprocitร  (dare-ricevere) nella relazione spostandola sul piano del rapporto Dio-uomo e ridefinendola.

Dio, infatti, ama anche gli ingiusti e il suo amore ci precede sempre senza alcun egoismo e senza la pretesa di alcun contraccambio, perciรฒ i cristiani manterranno sui nemici lo stesso sguardo.

La stessa regola aurea andrร  interpretata nel senso dellโ€™iniziativa da prendere nel fare il bene dellโ€™altro.

La chiave dellโ€™amore per il nemico รจ dunque la relazione con Dio in Gesรน. Solo quando siamo colmati dal suo Bene, possiamo amare efficacemente anche i nemici, trattandoli come amici. Solo allora il ยซcome il Padre vostroยป รจ plausibile.

Il rifiuto della violenza รจ una concretizzazione efficace di tutto ciรฒ. Il discepolo, di fronte al violento che lo colpisce e lo deruba, deve cedere e mai avvalersi dei suoi stessi strumenti, senza eccezioni.

Il passaggio sulla misericordia – che Luca sostituisce alla ยซperfezioneยป di Matteo – fa da transizione chiudendo il tema dellโ€™amore per i nemici e aprendo quelli del non giudicare e del dare.

Luca ce lโ€™ha con chi non solo giudica ma addirittura condanna, mettendosi al posto di Dio. Il cristiano ha ben presente i riferimenti etici del suo agire, ma questo non gli consente di farsi giudice degli altri uomini. Piuttosto, proprio in virtรน di ciรฒ che professa, ha il dovere di riversare sul prossimo la Misericordia di Dio che ha sperimentato e in cui crede.

Nel giorno finale, infatti, la bontร  di Dio traboccherร  nel giudizio e i cristiani sono chiamati ad anticiparlo nel modo di considerare i fratelli e le sorelle.

Spunti per la riflessione sul testo.

Come suona un Vangelo cosรฌ nelle orecchie di chi ha subito violenze indicibili?

Come cade nel cuore di coloro a cui รจ stato iniquamente sottratto tutto, compreso il necessario per vivere?

Quali pensieri accende nella mente di chi ha avuto la vita distrutta dalla calunnia e dalla diffamazione?

Dobbiamo chiedercelo ogni volta che tentiamo di ridirlo in tutta la sua drammatica bellezza e vertiginosa forza.

Perchรฉ parole cosรฌ possono salvare, ma anche dare il colpo di grazia a chi giร  porta il peso di un male subito.

Mi sono chiesto cosa potesse muoversi nel cuore di Gesรน mentre pronunciava insegnamenti di questa portata e non riesco a non pensare a un alternarsi di pena e di speranza, di dolore e di consolazione, di trepidazione e di fiducia.

Ma soprattutto, mi sembra di avvertire un infinito e struggente desiderio di pace per tutti. Vittime e carnefici, perseguitati e persecutori, calunniati e diffamatori.

Sรฌ, credo e spero sia proprio cosรฌ: il Vangelo dellโ€™amore per i nemici non รจ il biglietto buono da strisciare sul tornello del Paradiso. Ma il riflesso dellโ€™infinito desiderio di pace che il Padre ha per i figli.

E detto cosรฌ, queste parole non sono piรน quello โ€œschiaffoโ€ esigente e severo che spesso sembrano essere, ma un balsamo di pietร  e pace. Tanto piรน alle orecchie, nel cuore, nei pensieri di chi tanto male ha giร  dovuto ingoiare e solo spera di trovare pace.

[…] Continua qui…

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