Il discepolo Giovanni era presente ai piedi della croce, ha visto e ne dร testimonianza, perchรฉ anche noi crediamo che Gesรน รจ veramente l’Agnello di Dio, che morendo vince il peccato e la morte. Sulla croce avviene il combattimento decisivo. Lo stesso Giovanni ha scritto anche l’Apocalisse, in cui non annuncia la fine del mondo, ma il dramma della storia in cui Cristo continua a combattere contro il principe di questo mondo, che domina, schiavizza, rapisce e violenta.
In un passo importante dell’Apocalisse si parla della battaglia decisiva di Harmagheddon (Ap 16,16). Questo termine ebraico vuol dire Monte di Meghiddo e rinvia ad un’antica battaglia in cui โ molti secoli prima di Cristo — morรฌ il buon re Giosia; e fu proprio con riferimento ai funerali di questo re che venne pronunciata la profezia di Zaccaria: “Volgeranno lo sguardo al colui che รจ stato trafitto” (Zc 12,10).
Gesรน porta lo stesso nome del re Giosia e la sua vicenda di morte tragica richiama quella dell’antico re: con tale allusione simbolica l’Apocalisse vuol dire che la battaglia risolutiva รจ stata combattuta sul Golgota. La morte di Cristo รจ Harmagheddon, cioรจ lo scontro decisivo in cui il Re buono รจ morto, ma ha vinto una volta per tutte le forze del male. Il vincitore รจ colui che ha saputo amare di piรน e ci attira a sรฉ; e noi, liberamente, ci lasciano attirare da questo amore.
Vogliamo stare dalla sua parte e di fronte alle violenze che gli uomini compiono, noi scegliamo di aderire all’amore di Cristo.
AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV
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