AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV
CANALE YOUTUBE
Dopo cinque domeniche in cui abbiamo ascoltato Giovanni, ritorniamo a leggere il Vangelo secondo Marco: al capitolo 7 la controversia sulla puritร rivela che Gesรน e i farisei hanno due modi diversi di guardare la realtร e, soprattutto, di valutare la relazione con Dio, L’attenzione รจ portata sul “cuore” cioรจ sulla necessitร di una relazione nuova dell’uomo con Dio, possibile solo attraverso l’intervento creatore di Gesรน Cristo.
Il problema dell’impuritร non รจ legato ai cibi e alle mani pulite, perchรฉ determinante รจ il contrasto fra “ventre” e “cuore”, cosรฌ come per Isaia era forte il contrasto fra “labbraโ e “cuore”: con rilevante significato simbolico il cuore esprime la persona stessa nella sua autentica natura relazionale. Il messaggio sapienziale del Vangelo si comprende bene alla luce della riflessione di san Paolo, fariseo convertito: la buona relazione con Dio non dipende dall’impegno e dallโesecuzione di tutte le regole rituali, ma dallโintervento di Dio il quale, in forza della fede di Cristo, cambia il cuore dellโuomo che si fida e si lascia salvare.
Il problema dunque รจ โdentroโ, dal momento che lo sporco รจ nel cuore: da lรฌ esce il male, perchรฉ il male รจ dentro l’uomo. Il male รจ dentro anche a quelli che sembrano buoni ed รจ una questione di intenzioni o propositi e di istinto profondo. Questi drammatici problemi dell’uomo non si risolvono con lโosservanza di regole rituali: ci vuole un intervento potente e creatore di Dio per rinnovare il cuore e renderlo buono.



