don Claudio Doglio – Commento al Vangelo del 25 Giugno 2023

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Ha avuto un bel coraggio il Signore Gesù ad affidare a dei discepoli, deboli e paurosi, l’annuncio del suo Vangelo! Ha compiuto la sua opera nel giro di pochi anni, dopodiché ha affidato ai discepoli la sua opera e da duemila anni noi — suoi discepoli — portiamo avanti l’annuncio del Vangelo.

Quest’opera richiede coraggio, non solo ai capi della Chiesa, ma a tutti i credenti è chiesto l’impegno di testimoniare il Signore Gesù, confessare la propria fede, anche in pubblico, senza paura. In una società dove la dimensione religiosa non è più dominante, né indizio di prestigiQ, dichiarare di essere credenti può portare alla derisione o al disprezzo, e di questo abbiamo paura.

Corriamo il rischio di essere una Chiesa introversa, fatta da persone che tengono chiusa in sé la ricchezza del Vangelo. Contro questo rischio Gesù ci incoraggia: non abbiate paura del giudizio degli altri, non abbiate paura di essere derisi o disprezzati perché siete credenti, abbiate il coraggio delle vostre idee e siate fieri della vostra fede!

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Questo atteggiamento di coraggio deve però evitare ogni forma di aggressione, con lo stile prepotente di chi attacca gli altri: la nostra testimonianza di fede deve avvenire con Patteggiamento della vita, dobbiamo far vedere il Signore Gesù con il nostro stile di vita. Non serve che tu parli di Dio a chi non te lo chiede, però è necessario che tu viva in modo tale che, chi ti vede, ti chieda perché?, allora potrai dire: “Perché credo nel Signore Gesù Cristo”.

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AUTORE: don Claudio Doglio
FONTE: Messalino “Amen” e Canale YouTube Teleradiopace TV
✝️ Commento al brano del Vangelo di:  ✝ Mt 10,26-33

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