don Claudio Bolognesi – Commento al Vangelo di domenica 7 Febbraio 2021

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Buongiorno e buona domenica.

In questa prima parte del Vangelo di Marco incontriamo Gesรน che รจ impegnato soprattutto nella predicazione. Nel Vangelo di oggi lo vediamo partendo dalla parte finale, in cui Gesรน condivide con Simone e gli altri suoi discepoli questa sua esigenza. Che riprende quello che abbiamo incontrato due domeniche fa nel momento in cui รจ uscito dal deserto, ho iniziato la sua opera e si รจ dedicato principalmente a questo. che poi ha proseguito della sinagoga di Cafarnao. A noi fa pensare di quanto sia importante che Gesรน abbia fatto questa scelta che รจ una scelta molto fiduciosa nei nostri confronti. Perchรฉ il fatto che lui condivida con noi, che ci mette al corrente di quello che gli sta a cuore, รจ un segno di grande fiducia nei nostri confronti. Il fatto che lui pensi che ne valga la pena, che valga la pena di spendere energie, tempo per farci crescere, per condividere (in fin dei conti ci viene in mente quello che dice il vangelo di Giovanni – sappiamo ci sono tanti paralleli di fatto tra Marco e Giovanni – “vi ho chiamato amici perchรฉ vi ho fatto conoscere ciรฒ che il Padre mi ha donato”) รจ molto bello. Questa predicazione sappiamo che ha alcune caratteristiche. L’abbiamo incontrato due domeniche fa: l’annuncio del regno che si fa vicino, il regno di Dio, la necessitร  di convertirsi. Il fatto del credere nel vangelo.

Il secondo tema che incontriamo spesso non solo in questa prima parte, ma in realtร  in tutto il vangelo di Marco, in modo disomogeneo perรฒ veramente in modo significativo, รจ il tempo in cui questo e ogni altra cosa che Gesรน fa รจ collocato. Viene individuato dall’avverbio “subito”. Il vangelo lo usa anche come aggettivo. Perรฒ ecco di fatto il termine “subito” che ritorna insistentemente anche del vangelo di oggi. Per ben due volte: Gesรน uscito dalla sinagoga “subito” va a casa di di Simone di Andrea. “Subito” gli viene detto che la suocera di Simone, di Pietro, รจ ammalata. In realtร  nel vangelo questo “subito” รจ il tempo della salvezza. รˆ il tempo in cui Gesรน agisce. Ma non solo lui. Agiscono anche i discepoli nel momento in cui vengono chiamati. Agisce anche chi si oppone, perchรฉ i farisei a loro tempo si troveranno “subito” per decidere su cosa fare di Gesรน. Questo “subito” non รจ solo un espediente letterario. Cioรจ non รจ solo un’esperienza che ci porta a condividere quello che il vangelo racconta nella contemporaneitร  – ora. Ma รจ anche un tema teologico perchรฉ all’inizio del vangelo di Marco si presenta la predicazione di Giovanni Battista nel deserto applicando a lui la profezia di Isaia della strada da rendere aperta, percorribile, nel deserto. Quel termine “raddrizzate le vie” รจ lo stesso, coniugato in modo diverso, da cui deriva “subito”. “Subito” รจ rendere possibili, diritte e realizzabili le cose. Ecco รจ la stessa cosa. Di fatto il vangelo ci sta dicendo questo: che Gesรน immediatamente opera questo grande prodigio, cioรจ la strada che unisce noi umanitร  al Signore viene liberata da lui. Ci concede di poter collaborare anche noi come discepoli a liberarla e ci dice anche che chi rema contro, i farisei cosรฌ come la nostra fragilitร , non potranno impedire che questa strada comunque diventi percorribile.ย 

Il vangelo di oggi dopodichรฉ presenta tre scene: la prima รจ la guarigione della suocera di Pietro. La seconda รจ la guarigione di questa folla, di questa moltitudine che bussa alla porta di Gesรน. E la terza รจ Gesรน che va, prega, e poi parte per predicare in tutti i villaggi dei dintorni.ย 

La prima scena รจ questo piccolo grande miracolo: una guarigione di un ammalato. Uno dice – cosa vuoi che sia -. In realtร  รจ comunque sempre una cosa bella e ha un forte significato simbolico. Perchรฉ si dice che Gesรน prima di tutto si avvicina – e questa รจ una bella immagine, รจ quello su cui abbiamo meditato a Natale: Dio che si รจ fatto vicino a ciascuno di noi. Si dice che Gesรน fa alzare questa donna. Quindi c’รจ il passaggio da una situazione – la donna รจ sdraiata come tutti gli ammalati e questo รจ contrario alla della dignitร  (dal primo capitolo della Genesi Dio chiede all’uomo di stare davanti a lui; nel secondo dona la donna perchรฉ stia in piedi davanti a lui e in generale Abramo sarร  colui che deve camminare “davanti”)… Questo tema dell’essere in piedi davanti al Signore parla della dignitร  che il Signore ci dona. รˆ ciรฒ che viene negato a chi รจ ammalato. Gesรน rialza questa donna – e quindi le restituisce la dignitร  -. Si dice che lo fa prendendola forte per mano quasi aggrappandosi a lei – e anche questa รจ una cosa molto bella. Perchรฉ c’รจ una forza, ma รจ una forza che si aggrappa a una debolezza. Viene da pensare a quella bella preghiera che diventรฒ anche un canto che diceva che Dio non ha mani, ha solo le nostre mani. Ecco Gesรน si aggrappa alla mano di questa donna malata. Si dice che la febbre la lascia e li serve. Serve Gesรน e i discepoli, usando la parola “diacono”, diaconia. Che รจ una parola usata con parsimonia nel vangelo. Una parola bella, pesante. Di fatto nel vangelo non si dirร  mai che i discepoli riescono a fare questo. Si dice di Gesรน che รจ venuto per servire. Ed รจ molto bello vedere che l’unica persona di fatto che viene definita in questo modo รจ questa anziana donna. Diacona diaconessa. Perรฒ ci potremmo chiedere: – ma perchรฉ Gesรน ci parla di questa di questa suocera? -. Chiaramente la prima risposta รจ probabilmente che il vangelo racconta un fatto realmente avvenuto – questo non sto neanche a ripeterlo. Per me รจ il punto di partenza perรฒ in controluce, visto che poi della suocera non si parlerร  mai piรน e non se ne parla in tutto il primo testamento,ย  รจ un riferimento al libro di Rut. La storia di questa giovane che sposa un ebreo che รจ venuto ad abitare nel suo paese straniero. Poi il marito muore, lei segue la suocera, ritorna nella terra di Israele e la suocera diventa lo strumento della sua adesione alla fede dei padri di Israele. Ruth diventerร  poi dopo progenitrice di Cristo e quindi fa parte della nostra discendenza di fede. Ecco questa suocera probabilmente il vangelo ce la consegna come modello di ogni persona che si รจ fatta strumento del nostro incontro col Dio d’Israele. Quindi possiamo vederla in tante situazioni. Forse il vangelo ne parla partendo proprio da Israele stesso. Israele che รจ lo strumento primo tramite cui il vangelo ci รจ annunciato. I primi discepoli erano tutti ebrei. Ancora oggi la comunitร  ebraica vede al suo interno persone che hanno incontrato Gesรน e l’hanno seguito. E in tutto questo san Paolo ci ricorda che c’รจ un tema provvidenziale che ci porterร  direttamente all’incontro finale col Signore, e servirร  a questo.ย 

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La seconda parte รจ questo insieme di guarigioni alla porta della casa di Pietro, la sera, cioรจ quando il sabato ormai รจ finito. La cosa che ci colpisce รจ il fatto che Gesรน chiede ai demoni scacciati di non parlare di lui. Questo perchรฉ il parlare di lui, cioรจ testimoniare, รจ qualche cosa che si puรฒ fare solo a partire dalla fede. Il demonio non puรฒ farlo. Puรฒ farlo Cristo, testimoniare. Potremo farlo noi una volta che avremo celebrato la Pasqua, avremo accolto il Risorto, ma il demonio no. Questo รจ uno dei temi che ritorna spesso nel vangelo di Marco.ย 

La terza scena รจ Gesรน che la mattina presto, anzi quando รจ ancora notte – c’รจ un tema della notte anche questo molto bello e interessante che rilancia immediatamente verso la notte del giovedรฌ santo, i Getsemani – Gesรน sia apparta in preghiera. Si dice che i discepoli, che Simone e gli altri lo cercano quasi cacciandolo come fosse selvaggina, e quando lo trovano gli dicono: – tutti ti cercano. Di fronte a questo Gesรน si si sgancia. Dice: – devo andare a insegnare, a predicare in tutti i villaggi vicini. รˆ quello che dicevamo all’inizio. Ecco questo tema del “tutti ti cercano” per noi รจ molto interessante (tutto il Vangelo รจ tutto molto interessante). Ma di fatto sottintende una serie di non detti: perchรฉ “tutti lo cercano”? Vedremo nelle prossime domeniche che in questa ricerca c’รจ tanta fragilitร . C’รจ tanta fede ma c’รจ anche quello che porterร  Gesรน a dover affrontare la passione e la croce.

Noi cerchiamo il Signore. Lo cerchiamo anche noi per tanti motivi. Tanti sono buoni, tanti partono dalla nostra miseria. Ecco chiediamo al Signore di venirci incontro in questa nostra ricerca.ย 

Buona domenica.

(trascrizione solo parzialmente rivista)

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