don Claudio Bolognesi – Commento al Vangelo di domenica 21 Febbraio 2021

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Un deserto affollato

Ci mettiamo questa mattina all’ascolto di questo breve brano del vangelo di Marco che abbiamo saltato nella lettura delle domeniche scorse. In realtร  la parte finale l’abbiamo letta e la chiesa ce la ripropone nella lettura liturgica. รˆ il racconto della permanenza di Gesรน nel deserto.ย Per prima cosa mettiamo da parte ciรฒ che ci viene in mente, che nasce soprattutto dal racconto degli altri due sinottici: Matteo e Luca. Quindi i sassi che devono diventare pane. Il pinnacolo del tempio. I regni della terra… di tutto questo l’evangelista Marco non fa menzione. Ci dice invece che lo Spirito sospinge Gesรน nel deserto. Nel deserto (si ripete due volte) Gesรน rimane per 40 giorni.

Si dice che รจ tentato da satana. Dopodichรฉ si commenta che sta con le bestie selvatiche e ci sono gli angeli che lo servono.ย La prima caratteristica รจ il verbo iniziale. Si dice che lo Spirito, che รจ disceso come colomba, lo sospinge: lo “spinge con forza”. Se fosse stato tradotto con “caccia”, che รจ lo stesso verbo con cui Gesรน espelle i demoni da coloro che soffrono, sarebbe stato lecito. รˆ lo stesso verbo. Gesรน viene cacciato con forza dallo Spirito nel deserto.Il deserto รจ un luogo molto importante in quella che รจ l’esperienza religiosa d’Israele – e di conseguenza la nostra. รˆ un luogo che ha la caratteristica di essere faticoso. In cui non รจ semplice scegliere di andare. Tant’รจ che coloro che nel deserto si sono trovati – il popolo d’Israele per i 40 anni, poi Elia – ci sono arrivati ma un po’ per forza.

Il popolo sta scappando, non puรฒ scegliere la via del mare perchรฉ gli egiziani gli danno la caccia. Elia andrร  secoli dopo per quaranta giorni nel deserto, depresso perchรฉ vuole morire. รˆ un luogo in cui ci si trova sospinti dalla vita. Perchรฉ รจ un luogo duro, un luogo che mette alla prova. In cui non sei sicuro di poter sopravvivere, perchรฉ incontri i tuoi limiti. Ma non incontri solo i tuoi limiti; incontri anche il valore vero non solo di te stesso ma delle altre cose, delle altre persone. Perchรฉ uno che รจ una persona qualunque in una grande cittร , in un deserto diventa un compagno o un nemico. Perchรฉ un goccio d’acqua, un tozzo di pane che nella vita comune possono diventare uno scarto, nel deserto sono una risorsa per la sopravvivenza. รˆ chiaro che dipende da noi, e quindi noi stessi possiamo essere mostrati per ciรฒ che siamo. Nel male: incapaci di prenderci cura di noi stessi, di fare fronte agli altri.

Nel bene: capaci di sopravvivere a questo. In questo senso il deserto รจ il luogo primario per l’incontro con Dio. Perchรฉ Dio sta proprio lรฌ: sta nel bene che riusciamo a vedere in noi e negli altri, nella creazione. Dio sta in ciรฒ che ci manca, nella nostra fragilitร . Nel momento in cui a questa fragilitร  noi non ci arrendiamo ma cerchiamo un aiuto, una risposta. Ma la caratteristica รจ che pure in questa situazione – nel deserto – si fa fatica a entrare. Intanto il vangelo ci dice che forse anche Gesรน ha fatto fatica ad entrare, e questo ci consola.ย 

Ma ci sono alcune altre caratteristiche: si dice della tentazione. Si dice degli animali selvatici e si dice degli angeli. “Gli angeli” possiamo leggerlo sia in senso piรน spirituale, come ci immaginiamo dopo aver visto tanti meravigliosi quadri. Possiamo perรฒ immaginarceli nel senso piรน legato al significato del termine (inviati, messaggeri). Rimane il fatto che questo deserto รจ poco desertico e un po’ affollato. Perchรฉ fra animali e angeli, Gesรน non รจ certamente da solo.

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Ma queste caratteristiche, cioรจ la tentazione di satana, le bestie selvatiche che fanno compagnia e gli angeli che servono dovrebbero farci andare automaticamente col pensiero a un altro episodio. Che รจ la permanenza di Adam ed Eva nel giardino dell’eden prima del peccato originale. Non a caso nel momento in cui Adam ed Eva, l’umanitร , l’umanitร  creata da Dio incontra il peccato, viene “scacciata” dall’eden. Viene “cacciata via”. Forse vediamo che qui c’รจ una situazione simmetrica. Quell’umanitร  che รจ cacciata dal paradiso terrestre qui inizia a esserci ricacciata dentro. Cristo viene cacciato dentro e con lui ci mettiamo un piedino anche noi. Chiaramente facciamo il tifo per lui. Perchรฉ diciamo questo? Perchรฉ nell’eden l’umanitร  รจ stata tentata e ha ceduto di fronte alla tentazione.

In questa nuova situazione Gesรน viene tentato ma resiste e quindi c’รจ una simmetria che ricostituisce quella creazione che รจ il progetto meraviglioso di Dio da sempre. Si dice che le bestie selvatiche che nell’eden sono solidali, sono compagni di vita, sono sottomesse, ricevano il nome e vivono in comunione con con Adam ed Eva stanno con Gesรน. Quindi si ricostituisce quella situazione iniziale. Gli angeli sono al servizio. Gesรน ha ciรฒ che gli serve.ย 

Quel deserto non รจ un luogo che mette a rischio la vita ma diventa il luogo dell’incontro con Dio, con le altre persone. Certo: รจ un deserto. Non รจ piรน quel giardino fiorito iniziale e quindi c’รจ una sottrazione, c’รจ una mancanza. Non solo. C’รจ una mancanza perchรฉ non รจ piรน il giardino ma รจ il deserto. Ma c’รจ una mancanza anche perchรฉ manca Eva. Manca la sposa, manca l’amata. Allora il vangelo ci prende per mano e ci dice che รจ questo che sta succedendo: Gesรน รจ venuto per riaprire le porte dell’eden. Per entrare e farci rientrare in quell’eden. E quello che sta facendo รจ non solo donarcelo.

Ma ricreare quell’eden stesso. Ma, meraviglia delle meraviglie, ricreare anche la sposa. รˆ questo che il vangelo ci racconta. Perchรฉ la sposa, l’amata siamo noi. Siamo noi umanitร , siamo noi chiesa. Giustamente la la lettura prosegue e ci racconta come fa Gesรน a fare nascere, a rinnovare, a rendere bella questa sposa che lo accompagni in questo nuovo eden. Lo fa con la predicazione del Vangelo di Dio. Il tempo รจ compiuto. Il regno รจ vicino. Convertitevi e credete al vangelo. Credete nel vangelo, vivete in questa nuova atmosfera di vita e di fede. In questo bagno d’amore che il Signore รจ venuto a portare. Nella prima creazione la sposa nasce dalla costola di Adamo. Nella nuova creazione la sposa nasce dalla predicazione di Cristo che viene sintetizzata nella croce, nel momento in cui il costato viene trafitto. Di lรฌ escono sangue e acqua, nasce la chiesa.

Questa simmetria perfetta scopriamo che รจ piรน che perfetta. Perchรฉ se il racconto della Genesi รจ il racconto simbolico di un qualche cosa che storicamente non รจ mai successo, il racconto del vangelo รจ il racconto della nostra vita. Di qualcosa che sta succedendo. Di qualcosa che ancora viviamo in modo parziale ma che รจ molto piรน grande di quella creazione iniziale.ย 

Noi riceviamo questa Parola all’inizio del nostro cammino di quaresima. Che รจ una quaresima particolare, di un anno particolare, di un tempo della nostra vita particolare. In cui siamo stati e siamo ancora chiamati a scegliere se questa “desertificazione” di tanti lati della nostra vita successiva alla pandemia ci porterร  a vivere le relazioni, il rapporto con noi stessi chiudendoci, inaridendo. Diventando noi “desertificati” dal punto di vista spirituale. O se vogliamo che questo deserto possa tornare ad essere un paradiso terrestre, una terra promessa. In questo senso la quaresima รจ il momento in cui il Signore ci prende per mano per accompagnarci, per farci fare questo cammino che ha come meta la Pasqua. Ma nella speranza sappiamo che la Pasqua รจ sempre vicino a noi. Il tempo รจ compiuto, il regno si รจ fatto vicino. รˆ possibile che ci convertiamo, ed รจ possibile che viviamo nella fede. Nella fede e nel vangelo.

Buona quaresima

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