Se avete ascoltato questo vangelo con attenzione puรฒ essere che vi siate spaventati, sembra un po’ un rebus. Come stringere nel pugno la sabbia: scappa da tutte le parti. Almeno a me ha sempre fatto questa impressione. Allora…? Ci arrendiamo. Ci arrendiamo a queste tre, quattro immagini forti che il vangelo ci consegna e le contempliamo.
Credo che la strada che l’evangelista Giovanni ci indica sia questa. La prima immagine che ci viene consegnata viene dal Primo Testamento, dal libro dei Numeri al capitolo 21. Questo fatto strano di Mosรจ che innalza il serpente nel deserto. Chi รจ morso dai serpenti, lo guarda e viene guarito. Un racconto misterioso, oscuro che perรฒ diventa chiaro nel vangelo. Lo sguardo a colui che hanno innalzato รจ lo sguardo del credente verso Gesรน che รจ stato innalzato sulla croce, innalzato al cielo. ร colui che ci dona la salvezza.
Questo ci potrebbe bastare. La seconda immagine che ci viene รจ proprio il dono della salvezza: Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio. Dio non รจ il Dio che punisce, chi distrugge. ร il Dio che salva. Chi crede nel Figlio ha la vita eterna. La terza immagine, finale, รจ quella di chi compie il male e abita nelle tenebre. E di chi compie non il bene, dice il vangelo, ma la veritร e non ha paura della luce. Perchรฉ la veritร ha questo dono: non teme la luce, non teme di essere fatta vedere. Colui che รจ nella veritร e non ha paura della luce, ecco costui รจ colui che che ha incontrato la fede, ha incontrato Cristo, ha incontrato la salvezza.
Mentre la prima grande immagine รจ la contemplazione a cui ci stiamo preparando, la contemplazione del mistero pasquale, le altre due possono essere sviluppate in una riflessione ulteriore. Nel senso che la salvezza รจ ciรฒ che il Signore ci รจ venuto a portare. Noi vorremmo che questa salvezza fosse la sconfitta del male. Chi di noi di fronte alla sofferenza nostra, di una persona cara non si รจ posto la domanda – perchรฉ il Signore non estirpa questo male? -. Che di fatto coabita con noi e tante volte ci avvelena la vita. Il vangelo ci dice che quello che Dio fa per estirpare questo male non รจ distruggerlo. Sarebbe distruggere il mondo. Quello che Dio fa per estirpare questo male, quello che ha fatto, รจ stato donare il Figlio. Donare il Figlio perchรฉ il Figlio dia la sua vita. Perchรฉ il Figlio nella sua vita sintetizzi tutto e innalzi tutto di nuovo verso il cielo.
ร una visione bellissima.
Lo so che ci incaglieremo ancora tante volte nei nostri pensieri. Ma questo รจ quanto di piรน mai avremmo potuto sperare di ricevere. In questo chiaramente c’รจ la cancellazione del male. Ma la cancellazione del male รจ qualcosa che appartiene ai tempi ultimi, appartiene a quello che verrร . I tempi ultimi secondo il vangelo sono giร questi. I tempi ultimi sono quelli in cui incontriamo il Figlio che ci ha donato la nostra salvezza.
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L’ultima riflessione รจ quella sulla vita eterna, sulla luce. Non so se vi siete mai soffermati a pensare, o avete mai detto di fronte a qualcosa di particolarmente bello che vi รจ capitato: – vorrei che non finisse. Vorrei che questa cosa fosse eterna -. Ricordo una cara amica che dopo avere discusso per mesi per una questione molto importante che effettivamente era riuscita a risolvere mi diceva: –ย vorrei che questa cosa, vedrai, che questa cosa rimarrร fatta -. No! Nulla rimane fatto. Perรฒ il desiderio che le cose belle, gioiose rimangano fatte… Ecco questo desiderio รจ un anelito a qualcosa che ci appartiene, รจ il desiderio della vita eterna. Questa vita eterna oggi la viviamo in desiderio, la viviamo in speranza. Ci viene detto che la strada per raggiungerla รจ operare e vivere nella veritร . Non si dice nel bene – questo รจ interessante – ma nella veritร . Perchรฉ รจ un operare alla luce, possiamo anche sbagliare ma chi opera nella luce non ha paura di essere corretto.
Il Signore non ci chiede di non sbagliare. Ci chiede di continuare a camminare. E di non auto richiuderci nella provvisorietร di chi facendo il male lo fa nella tenebra ed รจ costretto continuamente a buttare via, a cambiare, a rinnovarsi. L’ultima domanda che ci possiamo fare allora รจ: questa salvezza che viene donata… viene donata a chi consapevolmente riconosce e crede in Cristo Figlio, l’ha incontrato? Oppure ci sono altre strade? Noi crediamo che la salvezza รจ donata a tutti per mezzo di Cristo. Ma la chiesa da secoli ha capito che questa salvezza donata in Cristo ha percorsi diversi. L’incontro con Cristo non รจ necessariamente esplicito, consapevole. C’รจ chi non l’ha incontrato perchรฉ non รจ stato capace, non ha potuto non per sua colpa… Comunque questo discorso รจ chiaramente complesso. Potrebbe andare per le lunghe. Per questi il vangelo di oggi ci dice che la via aperta a tutti รจ vivere, operare nella luce, nella veritร .
Allora questa mattina chiediamo al Signore che ci doni questa gioia, questo gusto. Chiediamo al Signore che ci prepariamo a contemplare il suo essere innalzato, innalzarsi al cielo. E in questo cammino verso il Padre possiamo essere innalzati anche noi. Quella gioia che desideriamo รจ “vita eterna” e giร un po’ ci รจ donata nella speranza, possa un giorno esserci donata integralmente, nella completezza.
Buona domenica
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