Riflessione al brano del Vangelo della domenica a cura di don Claudio Bolognesi
Dal Vangelo di oggi:
โIo sono il buon pastore. Il buon pastore dร la propria vita per le pecoreโ. (Gv 10,11)
Sembra che Tu sia un poโ geloso, possessivo verso il termine di โPastoreโ. Lo sei Tu. ร un titolo che ti sei conquistato sul campo. Non ci dice che siamo pecore. Ci dice che Tu offri la Tua vita.
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Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15, 1-8
In quel tempo, disse Gesรน ai suoi discepoli:
ยซIo sono la vite vera e il Padre mio รจ l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perchรฉ porti piรน frutto. Voi siete giร puri, a causa della parola che vi ho annunciato.
Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non puรฒ portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, cosรฌ neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perchรฉ senza di me non potete fare nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano.
Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarร fatto. In questo รจ glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoliยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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