don Claudio Bolognesi – Commento al Vangelo del 8 Marzo 2020 – Mt 17, 1-9

Di fronte alla luce divina che splende sul Tuo volto, sulle Tue vesti,
di fronte alla solennità della presenza di Mosè e di Elia, c’è da rimanere senza parole.
Siamo di fronte ad un nuovo esodo, di qui parte un popolo rinnovato.
Ma noi saremo all’altezza di parteciparvi?
Non conviene fare tre tende e fermarci qui?
Assieme a Pietro, che Ti ha riconosciuto Figlio e subito dopo è diventato satana tentatore.
Assieme a Giacomo e Giovanni, le eterne «seconde scelte», i migliori discepoli «non protagonisti».

Eppure Mosè prima di essere la guida del popolo, il più mite tra i credenti, era stato un omicida.
La sua fede aveva vacillato, non potè entrare nella terra promessa.
Elia, il campione di Dio che sconfisse i profeti di Baal era il medesimo che, depresso,
non desiderava altro che essere lasciato morire da solo nel deserto.
Gesù, potevi gustarti la gloria che il Padre Ti aveva concesso.
Invece hai preferito tornare tra noi, toccarci, rialzarci.

Guidarci coi nostri fratelli nella quotidianità della nostra vita.
Per costruire con loro un popolo di persone normali,
capaci di fare grandi cose e bisognosi della Tua misericordia.

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Letture della Domenica
II DOMENICA DI QUARESIMA – ANNO A
Colore liturgico: VIOLA

Prima Lettura

Vocazione di Abramo, padre del popolo di Dio.

Dal libro della Gènesi
Gen 12,1-4a

In quei giorni, il Signore disse ad Abram: «Vàttene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò, e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra». Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 32 (33)

R. Donaci, Signore, il tuo amore: in te speriamo.

Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra. R.

Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame. R.

L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come da te noi speriamo. R.

Seconda Lettura

Dio ci chiama e ci illumina.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo
2 Tm 1,8b-10

Figlio mio, con la forza di Dio, soffri con me per il Vangelo. Egli infatti ci ha salvati e ci ha chiamati con una vocazione santa, non già in base alle nostre opere, ma secondo il suo progetto e la sua grazia. Questa ci è stata data in Cristo Gesù fin dall’eternità, ma è stata rivelata ora, con la manifestazione del salvatore nostro Cristo Gesù. Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita e l’incorruttibilità per mezzo del Vangelo.

Parola di Dio

Vangelo

Il suo volto brillò come il sole

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 17, 1-9

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

Parola del Signore

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