don Claudio Bolognesi – Commento al Vangelo del 6 Aprile 2025

Domenica 6 Aprile 2025 - V DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Gv 8,1-11

Data:

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Ci sono in questo brano – come spesso accade in tutto il Vangelo – alcuni misteri. Abbiamo unโ€™adultera, ma perchรฉ ci sia adulterio ci vorrebbe anche lโ€™uomo che con lei lโ€™ha commesso, e non cโ€™รจ. Ci vorrebbe poi anche un secondo uomo, lo sposo tradito. Anche lui manca.

Gesรน, sei andato a Gerusalemme in punta di piedi, perchรฉ Ti stanno giร  cercando per toglierti dal mezzo, ma poi sei nel tempio che insegni e accogli โ€œtutto il popoloโ€.

Sappiamo della Legge di Mosรจ che impone di lapidare gli adulteri, entrambi, sia lโ€™uomo che la donna, รจ una legge durissima. Non sta a noi nรฉ criticare nรฉ difendere una legislazione di piรน di tremila anni fa.

Se vogliamo provare a capire invece va detto che tutto ciรฒ che riguarda la sfera dellโ€™amore, della vita familiare e sessuale, della trasmissione della vita, nel Primo Testamento – quello che di solito chiamiamo โ€œAnticoโ€ – รจ soggetto ad unโ€™attenzione rigidissima.

Probabilmente il motivo va ricercato nel fatto che il popolo dโ€™Israele si sente da sempre minacciato e solo difendendo i legami familiari ed evitando le situazioni ritenute come promiscue, soprattutto nel campo dei rapporti con gli altri popoli, รจ riuscito in qualche modo a conservare – caso unico nella storia – la propria identitร  nei millenni.

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Inoltre la donna giuridicamente era sottoposta allโ€™autoritร  del marito – al limite dellโ€™essere legalmente sua proprietร  – e lโ€™adulterio minacciava tutto questo. Possiamo scandalizzarci, stracciarci le vesti gridando al โ€œpatriarcatoโ€.

Dโ€™altra parte nella Bibbia abbiamo tanti passi in cui le donne svolgono ruoli fondamentali e questa โ€œproprietร โ€ era soprattutto nella direzione della โ€œcustodiaโ€, del difenderla in un mondo duro e spesso minaccioso.

Un altro mistero di questo Vangelo รจ il gesto che Tu compi: Ti chini e scrivi col dito per terra. รˆ cosรฌ importante che lo ripeti e viene raccontato due volte. Da sempre i commentatori si chiedono โ€œperchรฉโ€, e cosa Tu stessi scrivendo.

Chi ci conosce sa che non cerchiamo la soluzione unica e definitiva: tutte le possibili risposte, se sono belle e ci aiutano nella fede, possono essere tenute da conto, coesistere.

Quella che ci piace di piรน perรฒ ricorda come il โ€œditoโ€ di Dio abbia scritto due volte nella roccia il decalogo che รจ il segno della Sua volontร  e del patto con Israele. Forse Gesรน stai riscrivendo quella Legge, ma con parole di misericordia.

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Prima era stata incisa, immutabile, su due dure tavole di pietra. Ora la scrivi nella terra, vale per tutti e per sempre, anche se possiamo calpestarla e confonderla con la polvere.

Nel Vangelo ci sono altre parole belle: Tu che alla fine sei โ€œsoloโ€, unico, unito. In fondo sei Tu lo Sposo tradito da tutti noi peccatori, adulteri.

La donna invece รจ โ€œnel mezzoโ€. Nel mezzo del Tuo cuore, al centro della comunitร  che scopre la misericordia.

โ€œChi รจ senza peccato…โ€ che ci ricorda, appunto, che noi nei Tuoi confronti siamo adulteri al pari della donna.

รˆ inutile che andiamo a caccia dei peccati degli altri, รจ inutile che facciamo giochini stiracchiando la Legge per metterti alla prova.

La frase piรน bella di questo Vangelo, per noi, rimane quella finale: โ€œvaโ€™ e non peccare piรนโ€. Aiutaci a farlo, Signore.

don Claudio Bolognesi

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