don Claudio Bolognesi – Commento al Vangelo del 12 Maggio 2024

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Aย dir la veritร  eri apparso per rimproverare i discepoli per la loro incredulitร , per la durezza di cuore – perchรฉ Ti hanno visto risorto e non hanno creduto -. Come succede spesso le Tue apparizioni sono โ€œaudizioniโ€, appari nelle Tue parole.

Per questo abbiamo scelto lโ€™immagine, curiosa, perchรฉ Ti mostra e Ti nasconde, si vedono solo i piedi. Le immagini classiche della Tua ascensione al cielo in cui Ti si dipinge sospeso, vestito di bianco, sono molto care ma anche fuorvianti. Non รจ cosรฌ semplice raffigurarTi Risorto. Al rimprovero comunque aggiungi queste curiose istruzioni.

Dando per scontato che accadrร  loro – a noi – di trovarci in tutto il mondo (non cโ€™รจ lโ€™ordine imperativo di andare qui, questa cosa fa parte della vita) cโ€™รจ perรฒ lโ€™ordine non generico ma puntuale di essere araldi, annunciatori della buona notizia a tutto ciรฒ che รจ creato. Certo, perchรฉ se qualcuno puรฒ considerarsi (forse a ragione forse a torto) un โ€œprofessionistaโ€ dellโ€™annuncio missionario, tanti di noi si dimenticano che ciรฒ che cโ€™รจ di vero nella nostra vita รจ bello condividerlo.

In ogni caso cโ€™รจ un invito tassativo che fonda il non ovvio impegno missionario. Poi noi leggiamo โ€œVangeloโ€ e il pensiero va a qualcosa di ben definito; ed รจ giusto, visto che cโ€™รจ un bellโ€™articolo determinativo. Ci si riferisce forse non tanto al libro ma certo al suo contenuto, per ciรฒ che ne conosciamo.

Questo รจ il nostro limite perchรฉ tanti di noi non se ne considerano grandi conoscitori – e questo preoccupa -. Non possiamo perรฒ dimenticare il senso primario del termine, che deve motivare e dare unโ€™ anima ad ogni annuncio: quel messaggio รจ una โ€œbuona notiziaโ€.ย ย E va annunciato โ€œa tutto ciรฒ che รจ creatoโ€.ย ย 

Ci fa tenerezza il ricordo di san Francesco che nella laguna di Venezia predica agli uccellini. Forse potremmo attualizzarlo nella necessitร  di evangelizzare le strutture, gli ambiti della nostra vita. Allo stesso modo non possiamo dare per ovvio ciรฒ che segue questโ€™annuncio di gioia.

โ€œCredereโ€ e โ€œessere battezzatiโ€ significa prima di tutto aderire a qualcosa di cui siamo persuasi, qualcosa di personale ed esistenzialmente vero. Non possiamo dimenticare che Tu hai detto che questo รจ prima di tutto la Tua opera, la missione che hai ricevuto dal Padre ed รจ realizzata dallo Spirito.

รˆ fondamentale, perchรฉ altrimenti la riduciamo ad uno spericolato (e per molti ingiustificabile) impegno nostro. Cosa che รจ ma solo in seconda battuta, se prima abbiamo accolto il Tuo dono. Anche lโ€™essere battezzati… Crediamo che il riferimento al gesto liturgico sacramentale che conosciamo sia imperdibile.

Ma non possiamo dimenticare che il termine di base significa โ€œessere immersiโ€. Si riferisce quindi ad un fatto vero, interiore prima che esteriore. Vuole dire che in quella fede siamo immersi. Renderci conto che รจ lโ€™aria che respiriamo. A questo punto abbiamo una cascata di conseguenze. Che non sono le meraviglie, i giochi di prestigio che qualificano come credibile e bravo lโ€™evangelizzatore.

Sono ciรฒ che chi crede si trova a vivere. Se ci pensate sono cose che sperimentiamo da sempre. I demรฒni sono prima di tutto le malattie fisiche e dellโ€™anima e, a costo di essere scambiati per infermieri ed assistenti sociali, i cristiani hanno sempre preso molto sul serio lโ€™impegno a scacciarli.

Il parlare lingue nuove equivale alla necessitร  di comunicare, di accogliere ogni persona nella sua unicitร . Coi serpenti non vogliamo avere a che fare, ma la capacitร  di sopportare calunnie, di sopravvivere anche ai chiacchiericci interni, รจ qualcosa che conosciamo bene.

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Il veleno sta piรน nelle parole che nelle fiale da congiura di palazzo. Come spesso capita nelle argomentazioni, lโ€™ultimo segno che abita nella vita di chi ha accolto il dono di questa vita nuova รจ speculare al primo: lโ€™impegno diย ย ย prendersi cura dei malati. Ricordiamo che siamo in un tempo in cui anche solo lavare una ferita equivaleva a salvare una vita. La scena finale รจ doppia.

La Tua intronizzazione significa la conferma da parte del Padre non solo di queste Tue ultime parole, ma di tutta la Tua opera. รˆ annuncio di fede, a cui noi crediamo pur non vedendo, perchรฉ ne abbiamo la conferma nella realizzazione delle Tue parole.

don Claudio Bolognesi

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