Pagina di tenerezza e di attenzione, quella odierna.
Attenzione e tenerezza nei confronti della folla che Gesรน riconosce smarrita come pecore senza pastore (Mc 6,34). Una folla stanca di ascoltare scribi e rabbini che non facevano altro che ripetere delle dottrine e di sacerdoti che organizzavano solo riti vuoti che non incidevano affatto sulla vita.
Quella folla portava dentro di sรฉ il bisogno di qualcuno attorno al quale riconoscersi, qualcuno che le facesse intravedere prospettive nuove, che avesse occhi e gesti per le sue fatiche, i suoi drammi, la sua fame, le sue domande piรน vere. Ma aveva trovato solo chi sapeva approfittare della sua condizione di bisogno. Quella folla riconosce che in quel rabbi di Galilea cโรจ un farsi carico che ha il sapore della spontaneitร e della veritร . Per questo non gli consente ferie e se si tenta una fuga in barca รจ capace addirittura di precederlo.
Essa che pure intralcia un progetto di ritiro prospettato da Gesรน per i suoi, non viene ricacciata. La folla li ha preceduti eย Gesรน non distoglie lo sguardo da essa e dalla sua reale condizione. Vedere la folla รจ il primo gesto che Gesรน compie. Gesto etico giร il solo vedere. Si accorge della sua presenza e non la sente come un fastidio. Non รจ scontato stare a contatto con ciรฒ che interrompe un piano e manda allโaria un progetto. Spesso, appunto, abbiamo sviluppato uno sguardo selettivo che ci fa distogliere lโattenzione da ciรฒ che possa anche solo minimamente farci cambiare itinerario o rivedere i nostri assetti.
Quella folla รจ trattenuta dallo sguardo del Signore e trova spazio nelle sue viscere tanto da fargli avere un sussulto, un moto interiore che lo spinge allโindignazione e allโintervento. Quella folla non ha nessuno che si prenda cura di essa. Non interessa a nessuno. ร storia di sempre, ci ripete la liturgia questโoggi. Non diverso era ai tempi di Geremia. Invece รจ proprio verso questa folla che si dirige la predilezione del Signore tanto da assumerne il peso anzitutto attraverso lโinsegnamento e poi โ come ci verrร ricordato domenica prossima โ attraverso il gesto della condivisione dei pani e dei pesci.
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A quella folla Gesรน restituisce dignitร mettendola a parte di quello che egli sa. La nutre di vangelo, anzitutto. Essere destinatari di un insegnamento apre alla coscienza e allโautonomia perchรฉ mette le persone in grado di alzarsi in piedi, di riappropriarsi di una identitร mai finora riconosciuta. E cosรฌ โuomini di scartoโฆ ricevono direttamente da Gesรน, in mani loro, le chiavi del Regnoโ (Carfora).
AUTORE: don Antonio Savone
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