Un unico grande bisogno di vita attraversa lโesistenza di tutti noi, anche se ciascuno di noi lo esprime con linguaggi diversi. Il capo supplica, parla, si inginocchia, si getta a terra davanti a Gesรน. La donna, invece, usa il linguaggio del corpo, se parla lo fa solo tra sรฉ e sรฉ. Anche se diverso il linguaggio, comune รจ la confessione di impotenza. Cโรจ una soglia, rappresentata dalla malattia e dalla morte, oltre la quale non รจ dato andare: Perchรฉ disturbi ancora il maestro? รจ detto nel vangelo di Mc.
Vorrei accostare la pagina del vangelo a partire dalla figura del padre di cui parla il brano. Ciascuno di noi rappresenta quella fanciulla perchรฉ ciascuno di noi porta qualcosa di morto dentro di sรฉ. Lโesperienza che ci accingiamo a vivere รจ proprio lโoccasione per prenderne coscienza.
Ciรฒ che talvolta rappresenta la nostra possibilitร di riprendere a vivere รจ avere un padre accanto a noi, un fratello, non importa il suo nome, che intercede e addirittura โ stando alla versione di Mc โ importuna il Maestro per te. Come a dire che nessuno di noi รจ morto per sempre, se un fratello si fa carico della nostra porzione di morte.
โLa fanciulla non รจ morta, ma dormeโ.
La fanciulla che dorme in ciascuno di noi รจ la speranza, che, comeย diceva Peguy, รจ la virtรน bambina. Mi pare allora un invito ad assumere lo sguardo di Dio sulle nostre situazioni, uno sguardo che vede oltre: la tua vita non รจ morta, ma รจ piombata in una specie di sonno che le impedisce di accorgersi di ciรฒ che le sta capitando.
La tua volontร di impegno non รจ morta, รจ solo addormentata.
La tua capacitร di amare non รจ morta, รจ solo impedita da qualcosa che come un peso le impedisce di sciogliersi.
La tua disponibilitร a riprendere a camminare con piรน gioia non รจ morta, ha soltanto subito qualche blocco che fa da ostacolo.
La tua fedeltร a quanto promesso al Signore non รจ morta, ha soltanto subito qualche incidente di percorso che tuttavia non รจ lโultima parola.
La tua capacitร di guardare oltre non รจ morta, ha soltanto subito il fascino di qualcosa che se dapprima puรฒ aver sedotto, poi ha finito per cristallizzare momenti e situazioni.
La tua capacitร di fidarti non รจ morta, รจ stata piuttosto raggelata da qualche esperienza che ha corso il rischio di essere stata assolutizzata.
Mi piace pensare ai nostri rapporti, alle nostre relazioni fraterne come luoghi nei quali ciascuno di noi puรฒ ridestare la speranza nellโaltro. Non dimentichiamo che nella versione di Mc, la possibilitร perchรฉ la fanciulla venga ridestata รจ la fede del padre: โSoltanto, abbi fedeโ.
Mi pare analoga la situazione di Giacobbe. Egli รจ lontano da casa tre giorni di viaggio, ha rotto con il fratello e perciรฒ con la sua famiglia di origine, non ha piรน la protezione della madre. ร un uomo i cui legami piรน veri, quelli che costituiscono la sua identitร , sono stati dolorosamente colpiti. E la sua situazione morale non gioca certo a suo favore dal momento che ha carpito lโereditร del fratello con un imbroglio.
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Eppure, in quella che potrebbe apparire una vera e propria situazione di morte, Giacobbe vede โuna scala che poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli angeli di Dio salivano e scendevano su di essaโ (Gn 28,12). Cosa cโรจ dietro questo simbolo? Che qualcuno si sta prendendo cura di lui. La mia storia โ persino la mia morte โ sta a cuore a Dio.
Lร dove penseremmo di essere privi di riferimenti precisi, cโรจ un Dio che ha cura di noi. La vita, la nostra, non รจ nel segno di una maledizione, ma di un Dio che segue con amore persino il nostro vagare.
AUTORE: don Antonio Savone
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