don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 30 Novembre 2021

752

La storia dellโ€™uomo, di ogni uomo sotto il cielo, potrebbe essere letta secondo la categoria della chiamata, ne sia consapevole o meno. Non รจ forse cosรฌ per il venire alla luce? Nessuno ha deciso da sรฉ tempi e modi di venire al mondo. E tuttavia, se nessuno ha scelto di venire al mondo perchรฉ Qualcuno ci ha chiamati allโ€™esistenza, รจ altrettanto vero che al mondo non ci si resta se non decidendo di rimanerci e come rimanerci.

Si decide di rimanerci quando si lasciano parlare avvenimenti e incontri (la cui lettura non รจ univoca ma sempre personale), quando si conferisce diritto di parola persino a uno sguardo, a un gesto, a un atteggiamento, al tono della voce, quando nulla รจ letto come irrilevante o banale.
Cosa avrร  avuto di diverso quellโ€™uomo di Nazareth rispetto ad altri che pure erano passati nella vita dei primi quattro chiamati? Apparentemente nulla. Eppure, quel suo sguardo registrato nella memoria del cuore dei discepoli, prima ancora che nella pagina evangelica, deve aver avuto un che di diverso. Ci sono sguardi e sguardi: cโ€™รจ lo sguardo che fulmina, inchioda, condanna e cโ€™รจ lo sguardo che dร  fiducia, promuove, riscatta, riabilita.

Quello sguardo ha detto molto piรน di qualsiasi dichiarazione. E i quattro hanno colto in quello sguardo una chiamata per loro. Quello sguardo deve aver visto non solo ciรฒ che essi erano ma ciรฒ che potevano diventare. Ed essi si sono lasciati interpellare da quello sguardo. Lasciar parlare lo sguardo. Non accadrร  lo stesso a un altro giovane del vangelo, che pure sarร  guardato alla stessa maniera, ma preferirร  rimanere attaccato alle sue cose.

Un bel giorno, come dโ€™improvviso, si ritrovano strappati alle loro occupazioni quotidiane mentre danno corso a un invito alla sequela di cui probabilmente comprendono ben poco. Cosa vorrร  dire, infatti, quella promessa da parte di Gesรน, di diventare pescatori di uomini invece che di pesci? Seguono senza chiedere spiegazioni e senza esigere garanzie. Il seguito del vangelo, infatti, non tacerร  la loro fatica a comprendere, eppure osano aprire un credito di fiducia. Evidentemente occorre molto coraggio per lasciare un giร  e affidarsi allโ€™oscuritร  di qualcosa di incerto.

Lasciare, perdere, andare, sono verbi che coniughiamo a fatica, eppure sono i verbi che il vangelo piรน mette a tema, sono i verbi che fa propri chi riconosce che la vita รจ una chiamata continua, chi non si accontenta di ciรฒ che ha raggiunto, chi continua a esplorare i territori dellโ€™inedito, chi appartiene alla razza degli scopritori: Beati gli inquieti, diventeranno scopritori di tesori! Solo degli uomini capaci di custodire unโ€™attesa nel loro cuore, potevano credere che quello fosse il momento di fidarsi affidandosi.
Quei quattro dovevano essere persone che sapevano far parlare la vita (il mestiere piรน difficile) se saranno disposti a lasciare le reti, non soltanto quelle del loro mestiere ma quelle del buon senso, del calcolo, della prudenza.

- Pubblicitร  -

Continua a passare e chiama. Chiama attraverso lโ€™intuizione che abita il tuo cuore; chiama mentre ti apri con fiducia al dono dellโ€™amicizia, alla forza di un legame; chiama mentre unโ€™angoscia visita i tuoi pensieri; chiama mentre un momento di stanchezza o di fatica ti visita; chiama mentre ti รจ portato via qualcuno su cui contavi; chiama nel momento in cui devi sciogliere le vele.
Ne sente la voce chi รจ capace di slanci audaci e non giร  di attaccamenti impauriti, chi รจ disposto a condividere e non giร  ad accumulare per sรฉ, chi non รจ vittima di abbarbicamenti o di preoccupazioni affannate, chi รจ capace di fondare la consistenza della propria vita su qualcosa che non marcisce e non si consuma.

Lโ€™opera di Dio si compie laddove ci sono persone capaci di lasciare il porto sicuro del passato per esplorare le vie evangeliche del sogno di Dio.
Forse quel giorno non fu difficile lasciare le reti e il padre. A mano a mano che condivideranno la vita con il Maestro, verrร  chiesto loro molto di piรน: abbandonare la loro idea su Dio, che era proprio quella per cui avevano abbandonato tutto. Dovranno abbandonare i propri progetti e โ€œlasciarsi sorprendere e plasmare dallโ€™inatteso di Dio, nelle cui mani affidabili soltanto sta il segreto di ogni vitaโ€. Mai conclusa, infatti, lโ€™operazione di vendita dei propri beni per acquistare la perla di grande valore che รจ Gesรน Cristo e il suo sogno sul mondo. Fino alla fine ci sarร  da lasciare qualcosa.


AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM