don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 23 Giugno 2023

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โœ๏ธย Commento al brano del Vangelo di:ย ย โœย Mt 6,19-23

Imparare a guardare le cose nella giusta luce.

Non rendersi schiavi di nulla e di nessuno.

Il nostro cuore รจ spesso attraversato da una profonda illusione: credere che la vita dipenda da ciรฒ che si รจ riusciti a mettere da parte per se stessi. Cโ€™รจ una sorta di aviditร  insaziabile che si traduce come non sapersi accontentare di quello che si รจ e di quello che si ha. Lโ€™accumulo senza limiti finisce per avere conseguenze deleterie su di sรฉ e sugli altri. Per questo il Signore Gesรน ci chiede di riconoscere questo meccanismo perverso che finisce per snaturare il rapporto con le cose. Questo tipo di ricchezza โ€“ annota Gesรน con sano realismo โ€“ รจ sempre a rischio di logoramento o di furto. Cโ€™รจ invece un altro tipo di ricchezza che รจ sempre a nostro vantaggio e la cui stabilitร  รจ eterna e ha a che fare con lโ€™opposto di quella bramosia che รจ la cupidigia: รจ una ricchezza che si acquista condividendo e la si ottiene usando compassione e misericordia, restituendo dignitร  a chi รจ nel bisogno.

Chi arricchisce per sรฉ dimentica che i beni sono e restano soltanto un mezzo. Se diventano un fine รจ come aver smarrito la meta del viaggio favorendo quellโ€™atteggiamento che fa coincidere la tappa con la meta, ciรฒ che passa con ciรฒ che ha consistenza imperitura. Il โ€œper sรฉโ€ รจ lโ€™atteggiamento tipico di chi vive secondo uno sguardo autoreferenziale e narcisistico che, invece di incontrare il volto dellโ€™altro, si rispecchia soltanto nel proprio. Questa โ€“ dice Gesรน โ€“ รจ giร  una vita morta prima della morte perchรฉ lโ€™hai svuotata dallโ€™interno del senso vero dellโ€™esistere.

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Chi arricchisce per sรฉ vive il suo rapporto con il quotidiano non tanto come un ambito in cui realizzarsi quanto come una trappola che lo imprigiona.

Dietro la bramosia di possedere, infatti, ci sono solo le nostre paure, la paura della solitudine, anzitutto, e poi la paura della morte. รˆ come se delegassimo a beni e cose il compito di anestetizzarci rispetto allโ€™esperienza del limite, della fragilitร . E allora che nome ha la mia paura? Quale volto assume?

I beni vanno trasformati in relazioni, in amicizie perchรฉ saranno relazioni ed amicizie a permetterti di entrare nelle dimore eterne: dalla logica del possesso a quella della gratuitร .

La proposta evangelica รจ quella di far sรฌ che la tua vita non riceva il suo imprinting dalle cose che hai, dai ruoli che eserciti o dalle esperienze che annoveri. รˆ una proposta di liberazione, quella evangelica. Le cose non hanno in sรฉ consistenze e perciรฒ non possono offrirne. Non รจ in questa direzione che bisogna rivolgerci se vogliamo gustare giorni felici.

Se davvero vuoi gustare la vita prova a rassicurare lโ€™esistenza di qualcuno attorno a te. โ€œDovโ€™รจ il tuo tesoro lรฌ รจ anche il tuo cuoreโ€. Il vero tesoro sta in una relazione, non nelle cose. Chi ha posto il tesoro e il cuore nelle cose, non tarderร  a fare la dolorosa scoperta di avere mortificato la propria vita e quella degli altri e di avere fra le mani solo il rimpianto di una vita mortificata.

Il cuore vive se gli offriamo tesori da sperare, da cercare, da amare. La nostra vita รจ viva se abbiamo coltivato tesori di persone, di relazioni.

Autore: don Antonio Savone

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