don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 2 Marzo 2022

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Perchรฉ ancora una volta iniziare un itinerario quaresimale? Cosa cโ€™รจ dietro il gesto di piegare il capo e ricevere un pugno di cenere? Come ci arriviamo a questo appuntamento? Con quali sentimenti? Con quale stato dโ€™animo?

Ognuno di noi, credo, si sia dato degli obiettivi per questo tempo che oggi inizia; qualcuno, forse, avrร  preso anche qualche impegno di mortificazione corporale che oggi vuole significare attraverso il rito delle ceneri.

Tuttavia, a me pare che il gesto del venire, piegare il capo e ricevere la cenere, oltre che gesto penitenziale, sia anzitutto un gesto di grande speranza. E la speranza ha un fondamento: รจ possibile ricominciare. E non giร  perchรฉ finalmente abbiamo raggiunto chissร  quale grado di maturitร  per cui senzโ€™altro le cose andranno per il verso giusto.ย  Semplicemente perchรฉ facciamo esperienza, oggi di nuovo, di un Dio animato da un unico desiderio, fare pace con lโ€™uomo: Lasciatevi riconciliare con Dio, ci ha ripetuto Paolo. Dio ha ancora fiducia nellโ€™uomo. La nostra speranza radica nella fiducia di Dio sempre rinnovata nei confronti dellโ€™uomo. Ne รจ la prova la possibilitร  nuovamente offerta a noi di un tempo โ€“ come quello quaresimale โ€“ in cui riprendere contatto anzitutto con noi stessi.

Comprendiamo cosรฌ che ricevere le ceneri ha senso se nel nostro cuore cโ€™รจ ancora spazio per la speranza, quella di chi attende e prepara una stagione nuova, inedita, fondata non chissร  su quali alchimie ma sulla promessa di Dio, cui ancora una volta accettiamo di dare credito.

Un gesto, quello delle ceneri, a cui vogliamo dare un senso nuovo: quello di assumerci lโ€™impegno di non banalizzare il vangelo, accettando il sotto-stare, il sos-tenere. Restare sotto. Anche quando lโ€™altro, il mondo, la storia non รจ assimilabile al mio modo di vedere le cose.

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Ricevere le ceneri, dunque, come un entrare nella stessa passione di Dio, lasciarsi attraversare da ciรฒ che piรน gli sta a cuore, lโ€™uomo, il mondo, la storia. Dio solo sa quanto, di nuovo, ci sia bisogno di uomini e donne appassionati di questo. E di nientโ€™altro.

Il restare sotto non รจ lโ€™atteggiamento di chi vive rassegnato perchรฉ tanto non si puรฒ fare altro ma quello di chi sceglie di assumere ciรฒ che a lui รจ stato affidato. Si banalizza il vangelo non quando facciamo anche noi esperienza del limite, della fragilitร  ma quando non crediamo piรน al dinamismo di cui esso รจ portatore, che รจ proprio il dinamismo dellโ€™avere a cuore la sorte dellโ€™altro piรน della mia. Proprio come il Signore Gesรน.

Non รจ tra di noi chi non avverta la fatica dello stare in questi โ€œgiorni cattiviโ€, come qualcuno ama ripetere. La fatica dello stare nella vita, anzitutto, poi quella di stare nella relazione con Dio, quella, a volte, di stare in una scelta di vita, quale che sia la nostra, quella, inoltre, dello stare in una comunitร  cristiana che talvolta vediamo ripiegata su se stessa, quella, persino, dello stare a contatto con noi stessi. Sentiamo forte lโ€™attrattiva di lidi altri, di terre sognate, di spazi sottratti a qualsiasi confronto, vere e proprie zone franche, terre di mezzo.

E, tuttavia, qui oggi a ricevere le ceneriโ€ฆ A scegliere, cioรจ, di accettare la fatica del farsi carico, partecipando della stessa misura di Dio, il quale sente in grande (makrothimya). Nessuno di noi รจ alle strette nel suo cuore. Anche qualora fossimo in disaccordo con lui.

Dio sente in grande perchรฉ non annulla il mondo distante da lui, non lo evita, non lo rifugge, ma lo sostiene assumendolo proprio nella sua lontananza e diversitร . Il farsi carico รจ il volto concreto della speranza. Solo chi spera in un futuro altro anche per il mondo, per la Chiesa, per la storia puรฒ scegliere di non abbandonare ma di restarci sotto, facendosi carico del momento presente. Non come una condanna ma come segno del voler sperare per tutti gli uomini e le donne che abbiamo la grazia di incontrare sul nostro cammino.

Ecco perchรฉ quello delle ceneri non รจ un gesto privato. Avremmo potuto compierlo privatamente nel chiuso della nostra camera. E invece no. รˆ un gesto personale, certo, ma di comunitร , di assemblea. Perchรฉ nessuno puรฒ sperare solo per sรฉ. Sperare, facendosi carico, significa esprimere che lโ€™altro, il mondo, la storia, la chiesa mi stanno a cuore. I care, amava ripetere don Milani. Scegli di stare solo se lโ€™altro ti ha trovato spazio nel tuo cuore.


AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM