Due domande sono risuonate nella folla e nei discepoli nella prima parte del vangelo di Mc:ย vedendo i segni che Gesรน compiva, folla e discepoli sono passati dal chiedersi che cosa รจ mai questo? al chi รจ dunque costui? Hanno riconosciuto, cioรจ, qualcosa di inedito, di inaudito, di insperato in quello che Gesรน andava operando. Lo abbiamo visto ridare speranza e dignitร a chi non ne aveva, lo abbiamo incontrato mentre mosso a compassione si รจ fatto carico della fame di tanti, lo abbiamo trovato alle prese con un sordomuto โ figura per eccellenza del discepolo โ al quale ha ridato capacitร di ascolto e possibilitร di esprimersi. A questo punto le parti si rovesciano: รจ lui a chiedere che idea si sono fattiย di lui.
E questo accade per la strada, lungo il cammino. Non siamo cioรจ in un ambito confessionale ma in quellโambito quotidiano che meglio di ogni altro luogo attesta le profonde convinzioni del cuore. ร nella vita che il discepolo riconosce Gesรน come il Cristo. Ignazio di Antiochia, solo quando sta per avviarsi al martirio scriverร ai cristiani di Roma: โOra incomincio ad essere discepoloโ.
Interrogati da Gesรน, i discepoli non esitano a riportare ciรฒ che pensa la gente. Lโopinione comune lo colloca sulla linea dei profeti.
โE voi chi dite che io sia?โ. Prova a dirlo con parole tue: โTu sei il Cristo!โ, riconosce Pietro. Per Pietro, Gesรน รจ il Messia atteso, รจ colui nel quale si compie la speranza dโIsraele. Risposta esatta ma incompleta. Incompleta perchรฉ Pietro rilegge lโessere Messia di Gesรน secondo categorie mondane: discepoli e contemporanei di Gesรน โ e noi con loro โ condividono il fatto che il segno piรน certo della presenza divina รจ il poter disporre ed esibire di una potenza inspiegabile: โSe sei il Figlio di Dio salva te stessoโฆ scendi dalla croceโฆโ.
Dio รจ per Pietro come per la maggior parte degli uomini il principio stesso di una potenza in grado di attestarsi comunque. Quando si equivoca su Dio, quando ci si sbaglia su Dio!
Per Gesรน, invece, questo tipo di lettura รจ un pensare secondo gli uomini. Se da una parte Pietro รจ in grado di riconoscere Gesรน come Messia dallโaltra non ne accetta e non ne condivide la direzione in cui lo sarร . ร la tentazione di Pietro ma รจ anche la tentazione della Chiesa, la mia tentazione: quella di separare il Messia dal Crocifisso, la fede in Gesรน dalla croce. Della serie: mi piace quello che egli dice ma non il modo in cui lo realizza.
Per Gesรน la croce non รจ lโincidente di percorso che ti capita addosso tuo malgrado. Essa รจ frutto di una scelta: la scelta di vivere in uno stile di fedeltร fino alla fine anche a prezzo della propria vita. Gesรน ha amato Dio e gli uomini con una scelta senza ritorno.
Gesรน non sta soltanto predicendo quello che, suo malgrado, gli accadrร di lรฌ a poco. Ora comprende che, per lui, persino quel modo di morire fa parte della sua scelta di vita. E scopre che essere fedeli a Dio e agli uomini significa entrare in una prospettiva di espropriazione fino al punto di rimettere la propria vita nelle mani altrui.
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Il Figlio dellโuomo deveโฆ Perchรฉ parlare di dovere? Si tratta forse di una imposizione dallโalto, di una volontร crudele di Dio o di uno spargimento di sangue teso a placare lโira di un Dio in collera con gli uomini peccatori? Niente di tutto questo. Si tratta anzitutto di una necessitร umana. Gesรน ha scelto di stare tra gli uomini senza mai rivendicare con forza le sue prerogative. Questo non fa che scatenare il rifiuto da parte di chi sostiene che Dio, se รจ Dio, debba manifestarsi in tuttโaltro modo. Quel โdovereโ indica fino a che punto giunge Dio nellโincontro con la libertร umana. Anche a costo di morire Dio non prevaricherร mai lโuomo. Gesรน non metterร mai a repentaglio la vita dellโaltro per la salvezza della propria. In questo consiste lโamore.
La croce, perciรฒ, non cade dal cielo, non รจ Dio a mandarcela. Gesรน e i discepoli non scelgono di morire di croce: scelgono, invece, uno stile di vita che puรฒ anche comportare questa eventualitร . I discepoli dovranno assumerla da terra quando saranno pronti anchโessi a continuare la testimonianza che Dio non venga equivocato. La raccoglieranno loro stessi quando vorranno e se vorranno. Assumere la croce รจ segno della libertร di condividere la passione di Dio purchรฉ lโaltro viva, รจ segno della libertร di credere che solo attraverso una simile testimonianza si rivela chi รจ Dio. Comprendiamo perchรฉ, allora, la croce non รจ la tegola che piomba sulla testa e a chi la tocca la tocca.
AUTORE: don Antonio Savone
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