don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 17 Dicembre 2021

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Chissร  quante volte abbiamo intonato il canto โ€œTu scendi dalle stelleโ€. In un passaggio, santโ€™Alfonso ci fa ripetere cosรฌ: giacchรฉ ti fece amor povero ancoraโ€ฆ
Ripenso al senso di quelle parole in questo momento storico in cui lo scettico che abita nel cuore di ognuno di noi vorrebbe gridare: โ€œNon รจ piรน tempo di favoleโ€.
Ripenso al perchรฉ di un simile modo di entrare nella vita e nella storia da parte di Dio. E dentro di me sento ripetere: non potrebbe essere altrimenti.

Se ami ti espropri senza rivendicazioni, se ami ti spogli di tutto senza riempirti di ciรฒ che รจ solo un appesantimento, se ami ti fai povero senza nasconderti dietro il fascino di ciรฒ che non รจ tuo, se ami ti fai umile e non arrogante, se ami non temi di consegnarti nella tua dimensione di vulnerabilitร . Se ami accetti di entrare nella vita dellโ€™altro accogliendo la sua misura, la sua condizione. Se ami stai nella vita in punta di piedi.

Giacchรฉ ti fece amor povero ancoraโ€ฆย Dio in punta di piediโ€ฆ
Nel mistero del Natale Dio accetta di dipendere da tutti proprio come tutti gli esseri umani senza mai attingere allโ€™uso del potere o a gesti di forza: non accetterร  di essere sottomesso (cosรฌ dice Lc) a un padre e a una madre? Non rispetterร  forse la sua condizione di lavoratore? Non accetterร  di restare per la maggior parte della sua vita in uno sperduto paese della Galilea? Non accetterร  di vivere in un paese soggetto a una dominazione straniera? Non subirร  le leggi ingiuste applicate alla sua condanna? Fa sua persino la condizione di dover apprendere unโ€™educazione e un mestiere. Sceglie di entrare nella vita chiedendo il consenso, giungendo a esprimere il massimo dellโ€™amore, proprio nel momento in cui il nostro rifiuto raggiungerร  il suo apice.

Giacchรฉ ti fece amor povero ancoraโ€ฆ
In questo Natale, davanti a noi ancora una volta un Dio bambino, un Dio povero come lโ€™amore, un Dio umile come il luogo in cui รจ nato, un Dio uno di noi, che impara a vivere proprio come ciascuno di noi, che entra nella vita con il grido di un bambino che invoca attenzione e protezione, un Dio a cui non importa se il mercato si รจ impadronito del suo Natale ed รจ diventato unโ€™immagine tra le tante di quelle che in questi giorni si rincorrono. Dio รจ fatto cosรฌ. Si affida alle nostre mani, che talvolta sono mani mercantili e talvolta mani oranti, talvolta sono mani innocenti e talvolta mani capaci di compiere il male. Lโ€™inadeguatezza delle mani non impedisce al dono di essere ancora di nuovo offerto. Se una stalla รจ la prima chiesa non cโ€™รจ nulla di inadeguato ma tutto puรฒ diventare realtร  nella quale Dio pone la sua dimora: anche la mia vita, la tua. Per questo mai smettere di stupirci di fronte a una tale accondiscendenza dellโ€™amore di Dio.

Giacchรฉ ti fece amor povero ancoraโ€ฆ
Noi celebriamo sempre il Natale tra fede (non poche volte piccola) e paganesimo (piuttosto evidente). Eppure Dio non interrompe questa sua nascita, segno manifesto del suo desiderio di consegnarsi a ciascuno secondo la sua capacitร : ciascuno puรฒ farne quello che vuole. Perchรฉ รจ cosรฌ dellโ€™amore. Forse che chi ama puรฒ pretendere che lโ€™altro lo riconosca e lo accolga? E nondimeno non smette di amare.
Come allora non ci fu posto per lui in quella notte, cosรฌ accetta che anche oggi non ci sia posto. E questo โ€“ ecco la meraviglia del vangelo โ€“ non gli impedisce di amare gli uomini cosรฌ come sono, anche lโ€™uomo che non gli lascia un piccolo angolo dove essere deposto, anche lโ€™uomo che lo metterร  in croce.

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Questo amore non nega la realtร  del male ma alimenta la speranza nella riuscita del bene. Questo amore attesta che la storia non รจ abbandonata alle leggi del fatalismo, non corre inevitabilmente verso il baratro.
E poi ripenso a Maria e a Giuseppe: figura e modello di chi si sente chiamato a imparare ad accettare che Dio entri nella storia cosรฌ come ha scelto di fare, non giร  secondo uno schema poetico o un copione del tutto scontato.
E penso a noi che ogni anno torniamo qui tra memorie nostalgiche e desiderio di cambiamento. Perchรฉ torniamo qui, ancora una volta? Solo per adempiere una tradizione o forse perchรฉ presagiamo che, per quanto immediatamente sembri perdente, la via scelta da Dio per stare tra gli uomini รจ la piรน vera?


AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM