Tu, inveceโฆโ
ร la parola che piรน รจ risuonata dentro di me quando ho preso tra le mani il vangelo di questo giorno. Una parola che ho trovato subito seducente, di quelle che ti prendono perchรฉ ti fanno intravedere terre poco frequentate.
La vita dei discepoli โ al dire di Gesรน โ si costruisce sullโinvece. Tu, inveceโฆ
Inveceโฆ una congiunzione che traduce uno stile di vita, lo stile alternativo del vangelo. Un invece che non รจ solo lโultimo ritrovato di chi comunque deve cantare fuori dal coro o vuole mostrare il suo essere recidivo nel fare il bastian contrario. Esso nasce piuttosto dal Dio che il vangelo ci mostra come il Dio del โcomunqueโ(amati, comunque), egli per primo, il Dio dellโโinveceโ. La liturgia ci fa pregare cosรฌ: โMolte volte gli uomini hanno infranto la tua alleanzaโฆ ma tu, invece di abbandonarli hai stretto con loro un vincolo nuovoโฆโ. Il Dio di Gesรน รจ il Dio dellโinvece. Un Dio esclusivamente abitato dal desiderio di ristabilire la comunione e che esorta a non perdere questa opportunitร : egli, il Dio dellโinvece, non ci ripaga secondo le nostre colpe, non ci tratta secondo i nostri peccati.
Cosa puรฒ voler significare essere, oggi, uomini e donne dellโinvece?
Mi pare possa significare assumere uno stile di vita improntato allโinsegna della sobrietร proprio in un tempo, il nostro, che volentieri celebra lโeccesso. In ogni cosa.
Tu, inveceโฆ
Nella relazione con gli altri, cui fa riferimento lโelemosina, puรฒ significare non cavalcare lโesibizione, lo sbandieramento, la strumentalizzazione, il presenzialismo. Mi pare significhi anche scegliere di non vivere continuamente in un esterno da sรฉ, continuamente sovraesposti. In guardia dallโostentazione, da una vita data in spettacolo o trascorsa esclusivamente allo specchio, privilegiando, invece, il nascondimento. Francesco dโAssisi ci ripeterebbe che lโuomo vale quanto vale davanti a Dio e non di piรน.
Tu, inveceโฆ
Come non riconoscere che troppe volte interpretiamo un ruolo assegnato da altri o comunque ad altri gradito? Rispetto a quanto il Signore attesta nel vangelo il nostro rischio non รจ tanto quello di una preghiera ostentata sulla piazza ma quello di non rimanere noi stessi nella piazza. Il rischio di non riuscire piรน a rivendicare il nostro proprium finendo cosรฌ per stabilire una enorme distanza con il nostro volto piรน vero (divenendo, cosรฌ, uomini delle convenzioni), oggi meglio conosciuto come omologazione. E la vita diventa un ruolo, una funzione.
Tu, inveceโฆ
Misurarsi con lโinvece proposto da Gesรน vuol dire anche fare in modo che ci sia almeno un luogo in cui accettare di essere guardati in profonditร , in un dialogo essenziale che mi rivela a me stesso: il Padre tuo vede nel segretoโฆ Gesรน chiede la sobrietร della camera, della porta chiusa e la sobrietร delle parole. In un clima di veritร misurate sulla forza dellโurlo, chiamati a non aver paura di assumere anche la sobrietร del tono della voce.
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Tu, inveceโฆ
Uno stile di vita in cui il โcomeโ รจ importante almeno quanto il โche cosaโ.
Tu, inveceโฆ
ร lโinvito a mostrare la bellezza della โdifferenzaโ cristiana, uno stile di vita secondo il quale, proprio allโinterno delle relazioni, siamo chiamati ad esprimere la dimensione della gratuitร , della fedeltร , dellโaccoglienza e del perdono reciproco, dimensioni proprie del Dio rivelato a noi da Gesรน, la cui vicenda porta il peso di una vita donata e spezzata per amore. Uno stile di vita capace di narrare la speranza che abita il cuore dei credenti.
Tu, inveceโฆ
Privilegiare lโattenzione a ciรฒ che รจ davvero essenziale per la nostra vita.
Tu, inveceโฆ
Capaci di scegliere tra la sapienza dellโโessereโ e la commedia dellโโapparireโ, uomini e donne dellโinvece.
AUTORE: don Antonio Savone
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