don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 12 Agosto 2020

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Tuo compito non รจ allestire dei processi ma stabilire legami, offrire opportunitร , lanciare occasioni, intessere rapporti. Il legame che riesci a stabilire con qualcuno ha una tale valenza da essere assunto da Gesรน a sacramento della sua presenza in mezzo a noi. Cosรฌ importante il vincolo di fraternitร , di amicizia e di amore tra gli uomini da rendere presente fra loro il Signore. E mi sorprendo a pensare a quella immensa sacramentalitร  presente nelle nostre relazioni quando si aprono allโ€™esperienza del senza misura: a contatto con Dio molto piรน spesso di quanto crediamo.

Dopo aver tentato tutte le vie del dialogo nei confronti di chi dovesse deviare, amarlo con quellโ€™amore che aveva spinto il pastore a mettersi in cerca della pecora smarrita e con quellโ€™amore che spingerร  il padre della parabola di Lc 15 a non intentare processi ma a ritessere una comunione infranta. Gratuitamente, senza attendersi neanche propositi di conversione. In pura perdita. Per amore.

Giungere a ritenere lโ€™altro come un pagano e un pubblicano รจ stato fin troppo inteso come criterio di espulsione dellโ€™altro dalla propria vita. Ma questo non รจ affatto in linea con lo stile di Gesรน. Quel sia per te come un pagano e un pubblicano significa piuttosto cercare una via di misericordia quale unico percorso per giungere al cuore dellโ€™altro. Proprio come ha continuato a fare il Signore Gesรน.

Nei confronti dellโ€™altro, capaci di un amore ancora piรน gratuito e disinteressato. Amare, infatti, โ€œรจ prendersi cura del destino dellโ€™altroโ€ (Lรฉvinas). Prendersi cura di ciรฒ che egli puรฒ diventare. Amare significa appunto far crescere lโ€™altro, liberarne le potenzialitร  nascoste. รˆ il senso della parola profetica: ti ho costituito sentinella. Capaci di vegliare sulle persone a noi affidate perchรฉ possano conseguire la felicitร  a cui aspirano.

Mai invitati a tagliare i ponti abbandonando a se stesso chi sbaglia ma sollecitati a guardare lโ€™altro con la misericordia di Gesรน intercettando vie, percorsi perchรฉ il suo cuore venga toccato e la sua libertร  interpellata.

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Una chiesa sognata come luogo della fraternitร  possibile, sempre, comunque. Non un tribunale in cui si pronunciano sentenze inappellabili, ma comunione di persone lontane da logiche di potere, libere da chiusure.

Una chiesa segno di un amore piรน forte della morte. Quellโ€™amore che aveva spinto il Signore Gesรน a consegnare se stesso, entrando persino nellโ€™esperienza della tenebra per comprenderla e riscattarla. Quellโ€™amore che lo porterร  a stare sulla strada di tutti per non perdere nessuno di quelli che il Padre gli aveva dato, neanche quelli che in suo nome erigono tribunali e lanciano sentenze. Un amore capace di sciogliere, di non ostacolare, di non incatenare.

E quando due o tre si ritrovano in questa forma e esperienza di amore lโ€™onnipotenza di Dio viene posta nelle loro mani. Dio abdica la sua onnipotenza dโ€™amore nei confronti di chi sta nella vita amando.

Da restarne stupiti.


AUTORE: don Antonio Savone
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