don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 10 Marzo 2022

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Andare a scuola di attenzione e di fiducia: ecco cosโ€™รจ la preghiera. Attenzione nei confronti di tutto ciรฒ che il Padre ha affidato alla nostra cura e alla nostra responsabilitร , fiducia nel sapere che nella partita della vita, il primo a mettersi in gioco รจ proprio il Padre, il quale supera di gran lunga quello che ogni uomo saprebbe fare nei confronti dei propri figli.

Pregare, ovvero essere certi di poter osare per il grado di confidenza di cui il Padre stesso ci ha resi partecipi. รˆ la qualitร  del nostro rapporto con lui a renderci capaci di ottenere persino lโ€™impossibile.
Come รจ ovvio, la qualitร  del mio rapporto con Dio รจ presto verificata dal mio modo di stare nella vita. Cosa sono disposto a dare a chi mi chiede un pane? Potrรฒ essere sfrontato nella mia supplica solo se sarรฒ generoso verso chi bussa alla porta della mia casa. รˆ la solidarietร  verso il bisognoso la chiave che apre la porta del cuore di Dio. Quanto, nelle cose che chiedo a Dio, sono disposto io per primo a mettermi in gioco?

Puรฒ bussare, infatti, alla porta del cuore di Dio solo la mano che giร  ha fatto tutto per sollevare la sorte di chi ha chiesto un suo aiuto.
Le parole di Gesรน, infatti, non vanno intese in modo magico: esse sono piuttosto lโ€™invito a passare al vaglio i nostri desideri. La regina Ester โ€œcercรฒ rifugio presso il Signoreโ€ senza, per questo, tirarsi fuori dalla mischia. Il popolo per cui ella invocava lโ€™intervento del Signore non fu mai espulso nรฉ dal suo cuore nรฉ dal fare tutto ciรฒ che era in suo potere compiere.

Prima che lasciar fare a Dio, la preghiera รจ lasciarsi plasmare da lui perchรฉ in nessun modo venga infranta la comunione con lui qualora le cose non dovessero andare secondo le nostre aspettative. Basterebbe guardare a Gesรน nel suo mistero di passione e morte: non smettere di dare cose buone neanche di fronte alle smentite della vita. Ci sono situazioni, infatti, in cui verrebbe da rispondere dando una pietra, soprattutto quando ci pare che i nostri cammini siano come strade senza uscita. Proprio quelli sono i momenti in cui restare umani facendo appello alla nostra bontร  senza permettere che la cattiveria abbia il sopravvento. รˆ restando umani che diventiamo conformi al cuore di Dio.

Proprio le situazioni limite con cui non poche volte ci confrontiamo, misurano la nostra capacitร  di vivere piรน serenamente la nostra condizione di piccolezza. La preghiera espressa in quei frangenti รจ anzitutto scuola di accettazione della nostra umanitร  e della nostra povertร .

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Cosa fare di fronte alla situazione estrema di dolore e di morte? La preghiera non aggira il dolore e la morte ma permette di attraversarli in compagnia di Dio.


AUTORE: don Antonio SavoneFONTE CANALE YOUTUBETELEGRAM