don Antonio Savone – Commento al Vangelo del 10 Luglio 2020

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Tutto era cominciato un bel giorno quando li aveva chiamati perchรฉ stessero con lui (3,14). E lo stare con lui non era finalizzato a un rapporto compiaciuto con il Signore. Lo stare con lui era finalizzato a diventare consapevoli del disegno del Padre sulla storia e perciรฒ a farsi carico della propria responsabilitร  nei confronti del mondo. Ecco perchรฉ, cominciรฒ a inviarli a due a due.

E i discepoli sono figura della Chiesa, di questa nostra comunitร  cristiana chiamata ad essere il prolungamento di Cristo in questa terra e in questa storia. Tutti, nessuno escluso, in forza del Battesimo e dello Spirito Santo che abbiamo ricevuto, siamo abilitati a parlare in nome del vangelo.

Viene anche per noi il tempo dellโ€™andare. E lโ€™invito รจ a camminare, a uscire in spazi aperti, a passarsi la voce perchรฉ nessuno venga escluso dalla tavola della vita. Chiamati a far rivivere la Chiesa dellโ€™in principio. Quella Chiesa che viveva forte la consapevolezza che annunciare il Regno di Dio non significava uno statico possesso di terre ma il vivere il dinamismo delle relazioni; che viveva forte la consapevolezza che il vangelo non รจ lโ€™insieme di norme ma fermento capace di toccare la vita e trasformarla.

Gesรน non sogna anzitutto una Chiesa come unโ€™organizzazione solida che si riconosce attorno ad una gerarchia costituita e radicata in un certo territorio. Non pensa ad una Chiesa come un complesso di strutture rigide e immodificabili. Ai discepoli, allora, a noi, oggi, consegna il suo desiderio di una Chiesa diversa, fatta di uomini e donne capaci di vivere lโ€™esperienza della fraternitร : cominciรฒ a inviarli a due a due. In due si puรฒ vivere la relazione e sperimentare la comunione come prima forma di annuncio e di testimonianza. Lโ€™andare non consiste in un fare per gli altri ma in una relazione aperta allโ€™accoglienza di chiunque si incrocia sul cammino.

La relazione con lโ€™altro รจ giร  in se stessa atto di salvezza perchรฉ capace di trasformare la vita.

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รˆ il movimento ciรฒ che caratterizza il gruppo dei discepoli e questo movimento si invera negli incontri reali con la gente, nello scambio vivo delle esperienze di vita.

Un andare senza mezzi perchรฉ il mezzo รจ giร  messaggio. Non a caso Gesรน non consegna un discorso da proferire che abbia giร  in sรฉ il peso di unโ€™autoritร  ma uno stile da assumere, perchรฉ lโ€™inviato non รจ tanto colui che dice parole ispirate ma colui che ha i modi del Signore (Didachรจ XI,8). Non basta una Chiesa per i poveri: รจ necessario sempre di piรน plasmare una Chiesa povera. Non discepoli cappellani di corte, ma uomini e donne capaci di essere segni dello stile di Dio.

Lโ€™andare senza mezzi, perciรฒ, significa attestare che la missione non รจ, anzitutto conquista di anime, ma il segno del Dio che viene nella storia e viene con segni poveri.

Un andare che non รจ mai un porsi contro qualcuno anche qualora gli inviati dovessero essere rifiutati. A carico dei destinatari che dovessero rifiutare resta solo un poโ€™ di polvere. Nientโ€™altro. Non minacce, non violenza, non desideri di vendetta. Solo un poโ€™ di polvere.

Gli apostoli sono messi in guardia circa lโ€™ambiguitร  degli uomini: โ€œguardatevi dagli uominiโ€. Chi conosce un poโ€™ il suo cuore sa quali abissi di ambiguitร  lo abitino talvolta: un bene desiderato e riconosciuto e, tuttavia, non perseguito, una voglia di riscatto intravista e puntualmente lasciata cadere. Sulla scorta della propria personale esperienza, gli apostoli non devono temere che avvengano scandali e tanto meno che si possa essere non solo rifiutati ma addirittura odiati. Di fatto, il rifiuto e lโ€™odio, ancor prima che una colpa per chi li mette in atto, sono per gli apostoli un vero e proprio esodo in cui emerge ciรฒ che ognuno porta nel cuore: solo se il cuore รจ radicato altrove รจ possibile non cedere e perseverare.

Non poche volte il timore di avventurarsi sembra avere la meglio sulla fiducia che pure dovrebbe pervenire dalla presenza di un Dio che ha scelto di farsi compagno di viaggio. Per questo risuona con piรน forza lโ€™invito da parte di Gesรน: โ€˜Non preoccupateviโ€ฆโ€™. Non ci sono mai situazioni che Dio non possa condividere con noi, non ci sono realtร  in cui egli non scelga di accompagnarci. Per questo, bando ad ogni forma di allarmismo. La fiducia degli inviati non risiede nella facilitร  del percorso e neppure su una supposta abilitร : essa รจ riposta solo nella certezza di una compagnia, quella di Dio, che non viene mai meno, neppure nella valle piรน tenebrosa.

Prudenti e sempliciโ€ฆ Come i serpenti ancorati alla concretezza della terra, come le colombe capaci di frequentare orizzonti piรน ampi. Guardare alla terra con consapevolezza e, perciรฒ, con realismo proprio come il serpente che, conoscendo il suo territorio si muove con disinvoltura e sviluppando una forte sensibilitร  di percezione. Come colombe, ossia non perdendo mai la visione delle cose che si puรฒ godere guardando dallโ€™alto e non assolutizzando il particolare a discapito dellโ€™insieme.


AUTORE: don Antonio Savone
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