don Antonello Iapicca – Vangelo del giorno – 28 Aprile 2024

Domenica 28 Aprile 2024
Commento al brano del Vangelo di: Gv 15, 1-8

Data:

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SENZA CRISTO NULLA, CON CRISTO TUTTO

โ€œSenzaโ€ Gesรน siamo uno zero assoluto. Ma โ€œinโ€ Lui, la nostra vita, quella che abbiamo oggi tra le mani, semplice o complicata, afflitta da malattie, da paure, ferita dalle tante debolezze che ci accompagnano, questa vita รจ stupenda, unโ€™avventura irripetibile donataci per disseminare di frutti squisiti i nostri giorni, capaci di mostrare Dio e il Cielo a ogni uomo.

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Ma spesso, di fronte agli eventi e alle relazioni, scoprendoci incapaci di comprendere la realtร  e di affrontarla, entriamo in crisi cercandone il senso, mentre รจ tutto cosรฌ semplice: โ€œrimanere in Luiโ€, dimorare in Cristo, ecco tutto. Lasciarci amare, alzare bandiera bianca, gettare via da noi il pensiero โ€œaiutati che Dio tโ€™aiutaโ€ che troppo spesso ci accompagna, aggrappati a Lui, alle sue braccia distese per amore, โ€œcome la vite al tralcioโ€.

โ€œRimanere in Luiโ€ non significa inventarsi chissร  che cosa, รจ, semplicemente, essere crocifissi con Lui. Eโ€™ โ€œrimanereโ€ lรฌ dove Lui ci conduce, nella storia concreta dellโ€™unico oggi che ci appartiene, quello reale che siamo chiamati a vivere. โ€œSenza di Lui non possiamo fare nullaโ€: dovremmo scrivere questa frase e appenderla dove piรน spesso la possiamo leggere. Nulla.

Il Signore non dice che, sforzandoci, impegnandoci, anche senza di Lui potremmo cominciare a metterci del nostro, qualcosa, che so? buone intenzioni o progetti o altro, qualcosa a cui Lui, poi, darebbe compimento. No, il Signore ci dice che senza di Lui nulla possiamo.

San Paolo lo ha sperimentato. Che cosa ha fatto per diventare lโ€™apostolo delle genti? Nulla. Correva fremendo di zelo contro i cristiani, sino a che non รจ inciampato sullโ€™amore di Dio. E solo lรฌ, a terra, senza forze, avvolto dalla luce della Pasqua, ha potuto ascoltare la voce che gli rivelava la Veritร : tutto quello zelo non era altro che un โ€œrecalcitrare contro il pungoloโ€, uno sforzo inutile e dannoso.

In quella caduta Paolo ha cominciato ad imparare che solo restando unito a Cristo avrebbe potuto essere quello per cui era venuto al mondo e per cui era stato eletto. Non a caso, infatti, accanto alla missione, Gesรน gli aveva profetizzato le sofferenze che avrebbe patito per il suo Nome. Perchรฉ sono le sofferenze che mettono in luce la qualitร  dellโ€™opera di ciascuno. E Paolo, sin dal principio della sua vita nuova in Cristo, ha dovuto sopportarne molte, dalla paura e dalla diffidenza nei suoi confronti della prima comunitร  cristiana, allโ€™odio dei suoi fratelli che, ascoltandolo โ€œparlare apertamente nel nome di Gesรนโ€ e โ€œdiscutereโ€ con loro, โ€œvolevano ucciderloโ€.

Non si scappa, senza essere uniti a Cristo anche quello che facciamo รจ nulla, fumo che il vento porta via. Le opere, i pensieri, le parole, tutto quello che non ha in Lui origine e compimento รจ destinato a sfarinarsi nellโ€™inconsistenza. Senza di Lui non possiamo dare il frutto dellโ€™amore che scaturisce dal Vangelo, perchรฉ senza la linfa del suo Spirito non vi รจ feconditร  e libertร .

Come quella sperimentata da San Paolo che, unito a Cristo nella comunione con โ€œi discepoliโ€ โ€œstava con loro, e andava e venivaโ€ ed era da loro difeso e protetto. Senza di Lui ogni sforzo รจ inutile, e la vita non รจ che vanitร  di vanitร , โ€œamore a parole e di linguaโ€, ben lontano dai โ€œfattiโ€ e dalla โ€œveritร โ€.

Pensiamo al nostro matrimonio, al fidanzamento, allo studio, al lavoro, allโ€™amicizia. Pensiamo a una passeggiata tra i boschi, a una visita al museo, alla spesa del sabato, a una cena in pizzeria con la fidanzata, o a una dolorosa degenza in ospedale, una notte di studio alla vigilia di un esame, una discussione con la figlia che non riusciamo proprio a capire, pensiamo a qualunque momento della nostra vita, pensiamolo vissuto in Cristo, alla sua presenza, illuminato dalla sua Parola, sostenuto dalla sua forza; e pensiamolo chiuso in noi stessi, schiacciato sulle nostre forze, preda dei nostri impulsi e delle nostre ispirazioni.

Scopriremo la stessa differenza che vi รจ tra il giorno e la notte, tra la luce e le tenebre, tra la vita e la morte. In Cristo tutto ha un sapore, una forza, unโ€™autenticitร  impensabili. In Lui anche una semplice passeggiata รจ tutta unโ€™altra cosa. Anche un viaggio, anche una partita allo stadio. Proprio dal non accettare la veritร  che โ€œsenza il Signore non possiamo fare nullaโ€, provengono tante sofferenze.

Il tentare e ritentare di farcela da soli, liberi dal giogo della Croce, staccati dalla vite che sola puรฒ trasmetterci la vita e dare pienezza a ogni cosa. E vediamo โ€œseccarsiโ€ i rapporti, e dobbiamo โ€œgettareโ€ nel โ€œfuoco che bruciaโ€ gli โ€œamoriโ€ che sembravano eterni, le amicizie che ritenevamo inossidabili. Spesso scopriamo come rami secchi i nostri stessi pensieri, sterili e angoscianti, i nostri progetti irrealizzati, i nostri sogni infranti.

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Ma questa Domenica il Signore viene a cercarci per prenderci con Lui, per attirarci a sรฉ, per โ€œpotareโ€ i rami secchi che giร  abbiamo staccato dal tronco della Croce, perchรฉ abbandoniamo finalmente lโ€™inganno di ritenerci importanti, indispensabili, imprescindibili.

Il Padre, infatti, ci โ€œpotaโ€ come โ€œun vignaioloโ€ pieno di amore e pazienza, perchรฉ possiamo offrire al mondo i โ€œfruttiโ€ di ogni istante della nostra vita, della gioventรน, dellโ€™etร  matura, della vecchiaia, della salute e della malattia, del successo e del fallimento. Apri gli occhi allora, e vedrai che tutta la tua storia รจ stata una โ€œpotaturaโ€ piena di misericordia.

Eccolo dunque il Signore che viene a unirci di nuovo a sรฉ, con questo Vangelo, con i sacramenti e la comunione della Chiesa. Abbandoniamoci dunque al suo amore, oggi, nellโ€™eucarestia, nella preghiera, nella vita. Consegniamogli tutto noi stessi e chiediamogli lโ€™unico necessario: il suo Spirito che, come linfa vitale, ci leghi a Lui eternamente per operare in noi le sue opere, che parli in noi le โ€œsue paroleโ€, che faccia scaturire il โ€œfruttoโ€ per il quale siamo nati.

Fratelli, โ€œDio รจ piรน grande del nostro cuore e conosce ogni cosaโ€. Dio sa che siamo deboli, ma che nel fondo del nostro cuore cโ€™รจ il desiderio di amarlo e di amare i fratelli. Per questo ci ha donato suo Figlio, nel quale ogni nostra parola, pensiero e gesto โ€œporta un frutto che rimaneโ€. Se โ€œcrediamo nel Nome del Signore Gesรน Cristoโ€, se cioรจ ci appoggiamo a Lui, sarร  Gesรน stesso a compiere in noi lโ€™amore tra i fratelli, โ€œsecondo il precetto che ci ha datoโ€.

Lโ€™amore che risplende nella comunitร  cristiana, infatti, รจ il โ€œfrutto bello, buonoโ€, consistente, โ€œgloriosoโ€ โ€“ ovvero โ€œdi pesoโ€ โ€“ offerto da Dio ad ogni uomo. Tutto, infatti, รจ per la maggior โ€œGloriaโ€ di Dio, la sua presenza piรน vera e credibile in questa terra, perchรฉ la sua โ€œgloriaโ€ รจ lโ€™uomo che vive davvero, in pienezza, libero e adulto nella fede, lโ€™uomo che si dona per amore, gratuitamente.

Se in noi si dร  lโ€™amore possiamo โ€œrassicurare il nostro cuore, qualunque cosa esso ci rimproveriโ€. Coscienti dei nostri limiti e difetti ci appoggeremo con โ€œfiduciaโ€ a Cristo uniti al quale โ€œfaremo quello che รจ gradito a Dioโ€; nulla piรน sarร  impossibile, perchรฉ โ€œogni cosa che chiederemoโ€ avrร  il gusto del bene da offrire al fratello e non lโ€™effimera gioia di un istante, e per questo la โ€œriceveremo da Dioโ€.

Fantastico no? La salvezza di ogni uomo, di tuo figlio e di tua zia, lโ€™incontro con Cristo per ogni uomo โ€“ โ€œci sarร  donatoโ€: basta restare uniti a Lui e lasciare che โ€œle sue parole rimanganoโ€ e si compiano in noi. Perchรฉ la volontร  di Dio fluisce come linfa da Cristo a noi e al mondo attraverso il legno della Croce.

Coraggio allora, perchรฉ lo Spirito Santo ci fa โ€œdimorare in Dioโ€ concretamente, ovvero amando che รจ la sintesi di ogni โ€œcomandamentoโ€. E chi ama โ€œosserva i comandamentiโ€, cammina cioรจ come un โ€œdiscepoloโ€ sulle orme luminose della volontร  di Dio per โ€œportare il molto fruttoโ€ c

he โ€œglorifica il Padreโ€ nella storia.

La Gloria di Dio, infatti, brilla nel mondo attraverso il โ€œfruttoโ€ squisito di un fidanzamento nel quale, โ€œuniti a Lui come i tralci alla viteโ€, due fidanzati possono lottare per custodire la castitร  e vedere la propria relazione risplendere ogni giorno di una luce serena che li accompagna al matrimonio illuminando la volontร  di Dio: un fidanzamento โ€œpotatoโ€, tagliato nei rami secchi della concupiscenza e dellโ€™egoismo impaziente, un fidanzamento che cresce rispettoso, prudente, avvolto di santo timore, protetto dal pudore.

Il โ€œfruttoโ€ di un matrimonio santo, aperto alla vita, nel dono libero e totale di sรฉ, โ€œpotatoโ€ nei rami secchi dellโ€™infedeltร  quotidiana allโ€™unica sposa e allโ€™unico sposo, quella che difende il proprio tempo e afferma violentemente i propri criteri.

Il โ€œfruttoโ€ di un lavoro โ€œpotatoโ€ attraverso le difficoltร  e le ingiustizie e, per questo, che diviene unโ€™occupazione nella quale offrirsi per i colleghi, per i superiori e gli inferiori, rintracciando in ogni mansione il momento favorevole per aprirsi agli altri e far gustare il proprio sapore unico e inconfondibile dellโ€™amore di Cristo.

Il โ€œfruttoโ€ dello studio โ€œpotatoโ€ della pigrizia e dellโ€™idolatria di voti e risultati che lo fa offrire a se stessi, nel quale apprendere a non fare la propria volontร , a soffrire per compiere quella di Dio, la libertร  di chi non รจ piรน schiavo del dover fare sempre e solo quello che piace, consola e costruisce se stessi; lo studio che prepara a un futuro di amore autentico, al lavoro e alla famiglia.

Che Dio ci doni di โ€œdiventare suoi discepoliโ€, che lo seguono ascoltando umilmente le โ€œsue paroleโ€ che ci โ€œpurificanoโ€ dallโ€™idolatria, โ€œosservandoleโ€, cioรจ custodendole e curandole perchรฉ diano frutto. E ciรฒ avviene solo attraverso un serio cammino di iniziazione cristiana nella Chiesa, nel quale crescere sino alla statura adulta della fede per imparare a โ€œrimanereโ€ nel torchio della storia: stretti alla Croce di ogni giorno, pigiati completamente dalle difficoltร , dalle sofferenze e dagli imprevisti che, proprio perchรฉ ci spremono, costituiscono lโ€™occasione grazie alla quale il succo di vita che Cristo depone in noi possa dissetare il mondo.

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NEL NOME DEL SIGNORE VI CHIEDIAMO UN AIUTO PER LA MISSIONE

CARISSIMI, QUEST’ANNO VI CHIEDIAMO, NEL NOME DEL SIGNORE, OLTRE ALL’AIUTO PER LE NECESSITร€ QUOTIDIANE DELLA MISSIONE, DI ESSERE CON NOI NELL’AVVENTURA DELL’ACQUISTO DELLA CASA DELLA MISSIONE DI TAKAMATSU. 

AIUTATECI COME POTETE, ANCHE A TROVARE NUOVI BENEFATTORI PER CONTINUARE AD ACCOGLIERE LE PERSONE E ANNUNCIARE LORO IL VANGELO NELLA CASA CHE PER 21 ANNI รˆ STATA LA CASA DELLA MISSIONE DI TAKAMATSU.  

GUARDATE IL VIDEO SULLA CASA, SCARICATE IL CALENDARIO DEL 2024 E IL LIBRO SULLA CASA DOVE SCOPRIRETE  ALCUNI MOMENTI DELLA NOSTRA STORIA E, ACCOMPAGNANDOCI CON LE PREGHIERE,  OFFRITE QUANTO IL SIGNORE VI ISPIRI.

Don Antonello
 

QUI LA LETTERA DI PRESENTAZIONE E LE INDICAZIONI PER LE OFFERTE
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